Cronaca

“Caterina Pappalardo era una donna altruista e con un velo di tristezza” VIDEO

MESSINA – “Caterina Pappalardo era una donna di fede e di grande altruismo. Frequentava tutti i giorni il santuario, le catechesi, le attività pastorali. E inoltre, un paio di giorni fa, era venuta da me. Aveva espresso il desiderio di voler svolgere attività di volontariato presso la nostra attività semiresidenziale, che accoglie i bambini dai sei ai 14 anni, per fare il doposcuola e attività creative e ricreative”. Iole Tripodo, educatrice di un’attività semiresidenziale, che accoglie e ospita bambini con disagi sociali all’istituto Antoniano, descrive così la donna uccisa a coltellate dal figlio Giosuè Fogliani, arrestato in flagranza per omicidio.

“Una donna sempre presente”

E proprio domani, giovedì pomeriggio, la 62enne, insegnante in pensione, avrebbe dovuto iniziare quest’attività sociale. Prosegue l’educatrice: “Era una donna sempre presente a tutte le iniziative della chiesa. Il figlio invece non lo conosco, non ho avuto mai modo di incontrarlo e lei non ne parlava con noi. Era molto riservata, forse per tutelarlo perché ogni madre, come sappiamo bene, tutela sempre i propri figli. Lei era una donna molto riservata e in apparenza serena. A volte si notava un velo di tristezza. Era sì, molto sorridente, però si notava sempre quel velo di tristezza”.

“L’odore di peperoncino così forte da provocare tosse”

Il vicinato e diverse persone che frequentano la zona di via Cesare Battisti, in cui è avvenuto il matricidio e in questi giorni presa d’assalto dalla stampa, sono sotto choc. In base alla ricostruzione degli inquirenti, la donna è stata stordita con il peperoncino. E una vicina ci ha raccontato che il suo uso è stato così massiccio da arrivare persino all’interno di altri appartamenti dello stabile. Tanto forte da far tossire alcune persone.

“Una bravissima persona, quello che è successo è disumano”

Racconta, inoltre, una cittadina che la conosceva: “Una bravissima persona, una famiglia perbene. Il figlio lo vedevo passare qualche volta, molto riservato. Andava ogni giorno a casa del figlio e gli cucinava. Ha fatto davvero una brutta fine. Quello che è successo è disumano”.