Le domande sono tante. Tra Dad, coprifuoco, restrizioni anti-movida, vaccini, distanziamento, i giovani sono stati sicuramente tra chi ha subito nel corso di un anno le conseguenze indirette della pandemia. E in tutta Italia hanno iniziato ad organizzarsi anche per essere protagonisti e non semplici spettatori di quanto li riguarda.
Così a Messina un gruppo di studenti di diversi licei ha deciso di avviare una serie di iniziative (ovviamente in base alle regole anti-covid via via stabilita secondo l’Italia a zone), per coinvolgere i coetanei e non solo. In programma c’è tanto, dapprima on line e poi, quando sarà consentito, anche con iniziative in presenza. Sono studenti del Seguenza, Archimede, Maurolico e La Farina.
La prima iniziativa li ha visti intervistare chi opera in prima linea sul fronte della lotta al covid. Alle 6 domande hanno risposto la dottoressa Emanuela Mazzon (biologa molecolare, neuroimmunologa) e la dottoresca Giusy Maresca (psicologa e psicoterapeuta) dell’Irccs Neurolesi. In rappresentanza dei colleghi a porre le domande sono stati Salvatore Gullì (liceo Seguenza), Andrea Di Marco (liceo Archimede) ed Emanuele Scaramozzino (liceo Maurolico).
Alla dottoressa Maresca è stato chiesto quale sia stato sui giovani l’impatto del lockdown, in che modo ha inciso la Dad e infine come, attraverso i social è stata “vissuta e vista” la pandemia e con quali effetti. Con la dottoressa Mazzon sono stati approfonditi i temi relativi ai parametri in base ai quali l’Italia è stata divisa in zone (e la Sicilia è adesso zona arancione), se vi siano margini di miglioramenti e infine tutte le questioni attinenti all’immunità di gregge.
Il progetto e le interviste sono state pubblicate sulla pagina Instagram “Studenti per Messina”, nella quale saranno postate anche le altre iniziative, che spazieranno dall’orientamento universitario al rientro a scuola fino a tutte le problematiche che riguardano gli studenti.