Si dice preoccupato «per lo stato confusionale che si registra in città da quando c’è stata la dichiarazione di zona rossa» e ritiene, ancora di più oggi, «avere la capacità di unirsi e fare fronte comune per superare questo momento». A dirlo è il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, il giorno dopo le dichiarazioni del sindaco De Luca e dopo gli appelli dei sanitari e degli operatori degli uffici postali alle prese con difficoltà evidenti nella gestione dell’emergenza pandemica. «Serve uno sforzo comune per rallentare il diffondersi del virus, ma soprattutto occorre confrontarci per supportare il tessuto economico, gli artigiani ed imprenditori, per garantire l’occupazione ed i posti di lavoro e mettere le basi alle possibilità di rilancio dopo la fase emergenziale».
Sulle dichiarazioni del sindaco, Alibrandi prende le distanze ed è categorico. «Riteniamo sbagliate le affermazioni del sindaco e gli chiediamo di non estraniarsi dalla gestione emergenziale della pandemia perché è la massima autorità sanitaria e non può farlo. Dovrebbe capire che attorno alle ordinanze sindacali serve un percorso condiviso con tutti i portatori di interessi, non serve prendere scelte e decisioni senza alcun confronto. Vogliamo che il sindaco torni a fare il sindaco con una gestione diversa dell’emergenza. Non ha senso chiudere il Coc della Protezione Civile, in questo momento, è uno strumento essenziale per la cittadinanza soprattutto per il lavoro che ha fatto in questi mesi l’assessore Minutoli. Il sindaco deve capire che chi la pensa diversamente non è un problema ma qualcuno che può dare comunque un contributo».
Poi Alibrandi si rivolge alla Prefettura: «È fondamentale, oggi più che mai, un intervento prefettizio per una cabina di regia dell’emergenza con tutte le istituzioni ed i portatori di interessi per trovare soluzioni rapide a garantire la tenuta economia e sociale ed evitare l’espandersi della pandemia. Siamo preoccupati per la fine del blocco dei licenziamenti al 31 marzo per questo riteniamo necessario garantire, ove possibile, le attività commerciali, anche con controlli serrati. Altrimenti si rischia un danno irreparabile».
L’appello, reiterato, della Cisl è quello di lavorare tutti insieme. «Non c’è da trovare un capro espiatorio, serve unità per superare questo momento e rilanciare la città. Ma serve anche trasparenza sui dati altrimenti si genera confusione e panico devastante per il territorio. È impensabile venire a sapere che gli operatori sanitari, a cominciare da quelli del 118, che ancora devono essere vaccinati mentre altri soggetti che potevano riceverlo dopo sono stati invece vaccinati».