servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – La salsedine che scorre nelle vene e il coraggio di reinventarsi alla soglia dei 50 anni. La chef Antonella Adragna dopo alcuni anni imbarcata sugli yacht a cucinare per facoltosi imprenditori ha deciso di lasciare tutto e tornare nella sua Messina. “Porto il mare nei miei piatti”, racconta.
Con un pizzico di nostalgia ha cambiato vita, si è riavvicinata alla famiglia e l’ha coinvolta nella sua impresa familiare. E’ proprio fra le mura di casa sua, che adesso è diventata un “home restaurant”, che ci racconta un progetto che profuma di focolare. Insieme al marito Sebastiano Nicoletti e alle figlie Rita e Helena mette nei suoi piatti gli ingredienti del territorio e l’orgoglio di aver realizzato un sogno. “Mai smettere di crederci, mai chiudere i cassetti dei desideri”.
La formula “home restaurant” le consente di ospitare e riunire intorno allo stesso tavolo anche sconosciuti. “Qui siedono allo stesso tavolo generazioni diverse e gente che non si è mai vista prima, per me è questo il vero senso della convivialità e del focolare”.
La cena è accompagnata da un intrattenimento culturale, una sorta di cantastorie musicato. Un chitarra scandisce i versi delle poesie lette dall’artista Daniele Mircuda. Un’esperienza che porta l’ospite a viaggiare con la la mente e lasciare in tasca il cellulare.