Un consiglio comunale tacciato di essere ostruzionista, di non lavorare bene, di fare opposizione preconcetta. Un consiglio comunale che in questi giorni è stato bersagliato. Lo stesso consiglio comunale che in due anni e mezzo di amministrazione De Luca ha votato tutti gli atti portati in aula. Dalle delibere importanti, a quelle politico-amministrative, come Salva Messina e Cambio di passo, fino a una montagna di debiti fuori bilancio senza i quali per esempio l’amministrazione non avrebbe potuto rispettare alcuni punti del riequilibrio. E, nonostante questo, ieri sera il sindaco De Luca ha deciso che il consiglio è un nuovo nemico.
Ha puntato il dito contro il presidente Claudio Cardile. Ha riempito un bicchiere e brindato a quella parte di aula che non ha votato la mozione per chiedergli di ritirare le dimissioni. Ha concluso il suo show social attaccando una locandina alla porta che conduce alla sua stanza vietando l’accesso agli “asini volanti”. Ancora una volta ha rimarcato l’offesa nei confronti dei consiglieri. Non tutti però. Nella lista dei buoni di De Luca ci sono Nello Pergolizzi, Serena Giannetto, Francesco Cipolla, Alessandro De Leo, Salvatore Serra. Resta fuori Libero Gioveni, che ha votato a favore del sindaco ma ha osato attaccarlo durante il dibattito in aula. Dunque, fuori la porta. Nella black list ci sono tutti gli altri. Chi ha votato no e chi ha scelto di non essere in aula.
Oggi rispondono a quanto accaduto in questi giorni. Per qualcuno adesso ci sarà il Vietnam in aula. Altri invitano ad abbassare i toni.