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“Diritti negli occhi”, la lotta al caporalato con due progetti a Messina VIDEO

Intervista video di Marco Olivieri

MESSINA – Lotta al caporalato in Sicilia. “Il progetto Su.Pr.Eme. Italia riguarda cinque regioni del sud e punta a combattere lo sfruttamento dei migranti. In primo piano, con due progetti, anche Messina. Qui si è creato un polo itinerante in provincia. Un’ottima idea”, spiega a Tempostretto in video Michela Bongiorno, dirigente dell’Ufficio Speciale Immigrazione della Regione siciliana. Oggi pomeriggio la presentazione al Palacultura. La dirigente ha avviato i lavori e ha spiegato che si tratta un progetto “nel segno dei diritti di cui tutti possono usufruire. Incontriamo scuole, privato sociale e istituzioni per trasmettere questo messaggio: è possibile offrire un supporto a chi, ad esempio, non avendo il permesso di soggiorno, è sotto ricatto”.

Si tratta di azioni svolte dall’Ufficio speciale immigrazione sul territorio regionale nell’ambito di Su.Pr.Eme. Italia tramite il Polo sociale integrato di Messina. Un progetto realizzato da Medihospes Cooperativa Sociale e dal Comune di Messina. L’obiettivo? Favorire l’inserimento sociale, lavorativo e culturale dei cittadini stranieri attraverso una équipe multidisciplinare che eroga servizi presso un polo fisso e un polo mobile operante su tutto il territorio provinciale. Il secondo progetto messinese si chiama “Prisma”.

L’incontro

Si è svolto oggi l’incontro promosso dall’Ufficio Speciale Immigrazione e co-organizzato dal Comune di Messina sul contrasto al caporalato in agricoltura.

Hanno partecipato il sindaco di Messina Federico Basile, la vice prefetta vicaria di Messina Patrizia Adorno, l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore, Santino Tornesi (Fondazione Migrantes) e la dirigente della Polizia anticrimine della  Questura di Messina Maria Antonietta Curtolillo. Ha moderato gli interventi il giornalista Emilio Pintaldi.

Infine, in programma lo spettacolo narrativo di Salvo Piparo accompagnato musicalmente da Michele Piccione, “I Cunti del Caporalato”, ispirato alle storie realmente vissute da ragazzi migranti sopravvissuti al viaggio migratorio, che oggi risiedono e lavorano legalmente nelle regioni del Sud Italia.