Un insieme di case arroccate sulla collina. Via Nordicicca, la parte più alta del villaggio di Mili San Pietro. Ci sono arrivato attraverso una lunga scalinata, al seguito dello zampognaro che ha suonato senza sosta per tutto il cammino.
Un freddo pomeriggio di dicembre, mi fermo sfinito per riprendere fiato: “don Petru, ma lei quanti anni ha?” – “ottanta, quasi ottantuno” – mi risponde mentre gonfia la zampogna. Pietro Costantino suona la zampogna da quando aveva 13 anni, a 14 la prima novena alla Chiesa di Montalto. E’ l’ultimo suonatore della tradizione di Mili San Pietro, che vuole che ogni anno tutte le strade del villaggio vengano riempite dal suono della zampogna, per rendere omaggio al Bambino nella culla dei numerosi presepi artigianali realizzati dagli abitanti.
“Dopo tanti anni sente ancora la voglia di suonare?” – riempie d’aria lo strumento pronto per ripartire – “sì, e continuerò a farlo fino quando forza e il Signore vorrà”.