Il racconto di un secolo di vita travagliata narrata da Placido Pandolfino. Nato a Cumia Superiore nel 1921, è il maggiore di cinque fratelli. Durante la seconda guerra mondiale è stato fatto prigioniero degli americani per ben due anni ed ha vissuto nei campi di prigionia nel sud degli Stati Uniti d’America. “Non è stata facile la mia vita – racconta Don Placidino – era dura ma si viveva serenamente con quel poco che si aveva”.
Un secolo di vita scandita dal lavoro nel piccolo forno di famiglia e la ferrovia, dove occupava la mansione di manovratore: “Ho sempre lavorato, ho conosciuto anche la fame, ma nonostante il periodo difficile che stiamo tutti vivendo, dobbiamo essere felici perché siamo in tempo di pace”
Pandolfino ricorda ancora le bombe cadute sulla città durante la Seconda Guerra Mondiale, la passione per la lettura e in particolare per Giacomo Leopardi, del quale ricorda a memoria alcune poesie: “Non esiste un segreto per arrivare a cento anni, ognuno ha il suo destino scritto, ma questo tempo che ci è dato passatelo al meglio, in compagnia delle persone care. Abbiamo la fortuna di vivere oggi con tante comodità, rispetto ai miei tempi ora possiamo sentirci tutti “signori”.