servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Ecco come sta lavorando il Coc (Centro operativo comunale) per aiutare i cittadini e le attività commerciali che non hanno acqua. L’assessore alla Protezione Civile Massimo Minutoli, con la “sua” squadra di operatori, centralinisti e volontari, è in prima linea nella fornitura idrica a chi sta soffrendo questo periodo d’emergenza. Si lavora come si è fatto nei 5 distacchi idrici degli scorsi mesi. Le chiamate vengono filtrate dagli operatori telefonici e poi le squadre con autobotti, moduli antincendio e mezzi della Protezione civile portano l’acqua a chi ne ha bisogno. Prevalentemente condomini e attività commerciali.
“In media su 300 chiamate che riceviamo ogni giorno, in cui viene chiesta la qualsiasi, solo la metà corrisponde a un’effettiva richiesta di fornitura idrica”, spiega Minutoli. E aggiunge che vengono evase il 90% delle richieste d’intervento.
E’ capitato ad esempio che venisse chiesto l’invio di un’autobotte per poi scoprire sul posto che l’abitazione fosse priva di serbatoio. Oppure che si trovassero su terrazze senza protezione. Altre chiamate, poi, vengono fatte per segnalare guasti o perdite e quelle vengono inoltrare agli uffici dell’Amam. Insomma ogni richiesta è un caso a sé e non sempre si traduce in un intervento di fornitura idrica.
L’assessore assicura che gli operatori della Messina social city stanno facendo il massimo per assistere le famiglie che hanno al loro interno dei disabili, così come è stato fatto nel periodo di emergenza Covid.
“Abbiamo dato priorità nella fornitura idrica anche alle attività commerciali”, aggiunge. I mezzi a disposizione per raggiungere negozi, case e condomini sono diventati più di 10. In tutto Messina può contare su 4 autobotti di Amam, una del Comune di Messina e altre ne dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Poi tre mezzi della Protezione civile sono stati adeguati con serbatoi e pompe e poi i 5 moduli antincendio della Protezione civile e altri due forniti in comodato d’uso dal Dipartimento regionale.