servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Operatori del settore turistico e pescatori sulla storica feluca “Simone”. Una mattinata ricca di emozioni e tradizioni. In poche ore i 22 ospiti stranieri hanno assistito alla caccia e cattura di ben tre pesce spada. L’adrenalina dell’inseguimento della femmina, poi il maschio che la rincorre e lo sforzo dell’equipaggio per portarli a bordo.
A raccontare la storica pesca nei mari dello Stretto di Messina è Giusy Arena della cooperativa Simone. Lei rappresenta la quarta generazione della sua famiglia. Il papà e lo zio Franco e Nino, di 78 e 81 anni, si imbarcano tutti gli anni da maggio ad agosto. Tutti i giorni dall’alba al tramonto, lavorano e faticano sotto il sole anche nelle sfortunate giornate in cui non si avvista e non si cattura nemmeno un pesce. Così è andata nello scorso mese di maggio. Oggi, invece, gli operatori turistici stranieri hanno portato bene.
Ecco le emozioni uniche vissute da persone provenienti da ogni angolo del mondo. Una giornalista rumena e una tour operator brasiliana raccontano di essersi commosse. “Proporremo questa esperienza nei nostri paesi. Vivere esperienze autentiche è il vero lusso da vendere all’estero”, spiegano.
E questo era l’obiettivo del secondo “Meeting del turismo” messinese. L’edizione riproposta dall’assessore al Turismo Enzo Caruso ha portato in città buyers provenienti da 22 paesi. Nei prossimi giorni verranno proposte esperienze uniche, dal mare ai monti Peloritani, passando per le bellezze storiche e architettoniche. Così Messina verrà raccontata e venduta nel mondo.
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