Al termine della sfida valida per la 29ª giornata nel girone I di Serie D, tra Fc Messina e Acireale, mister Massimo Costantino ha parlato ai microfoni della prestazione della squadra. Rammarico per il risultato, critico verso gli avversari e ha anche spiegato la sua espulsione.
“Nelle partite spesso e volentieri il risultato non è mai figlio della prestazione. Non bisogna guardare solo quella anche se penso che il risultato sia la cosa principale. Si può vincere una partita anche soffrendo, senza giocare come sempre, e penso che oggi nel finale abbiamo avuto per tre volte l’occasione per vincerla.
Nella prima mezz’ora non siamo stati noi stessi e abbiamo sofferto le loro ripartenze e abbiamo avuto fretta. Dopo il vantaggio non avevamo rischiato più nulla, abbiamo poi fatto un errore individuale, capita a tutti, nel finale abbiamo tentato in tutti i modi di acciuffare una vittoria che cercavamo a tutti i costi. Era importante fare un gol più degli avversari indipendentemente dalla prima mezz’ora di gioco”.
“Riguardo la mia espulsione esiste la regola che se l’arbitro non individua il responsabile paga l’allenatore. È quello che è successo anche se in altri momenti aveva ragione lui sulle proteste anche da parte mie.
Contro l’Acireale è stata partita vera, anzi se non avessero interrotto loro il gioco con la superiorità numerica avrebbero potuto anche vincerla. I ragazzi che sono subentrati hanno fatto la loro partita, gli avversari si sono chiusi e stretti quindi non era facile”.
Mancano 5 partite, 15 punti, non abbiamo motivo per non crederci. Le condizioni di Marchetti non sono buone problema muscolare per lui e penso che per mercoledì con il Licata non ce la farà. Riguardo ai diffidati o gli ammoniti non posso stare a guardare e pensare se la prenderà o meno, in campo bisogna guardare altre cose.