cronaca

Fiori per Rashid e la denuncia: “A Messina gli ultimi sempre più soli” VIDEO

MESSINA – Nella città dello Stretto i poveri sono sempre più deboli, gli ultimi sempre più soli. “Nelle ultime settimane abbiamo perso 5 senzatetto, negli ultimi mesi le situazioni di abbandono si sono moltiplicate. Sono dati che non hanno paragone con le altre città siciliane, anche più grandi”. La denuncia è della Comunità di Sant’Egidio, che ieri insieme ai Giovani per la pace ha voluto ricordare Rashid, il senzatetto trovato morto nella “casetta” di lamiere che si era ricavato a ridosso degli ex magazzini di via Alessio Valore.

Pochi metri di pannelli che aveva coperto con un tetto di fortuna, non sempre in grado di ripararlo del tutto dalle intemperie, stretto tra il degrado della via del mercato ittico, addossato alle pareti del capannone dell’ex Casa del Portuale spesso allagato, incendiato, abbandonato, malgrado sia la “tela” di splendidi murales di Blu. Di quell’ammasso di poveri resti andava fiero, cercava come poteva di tenerlo in ordine. Qui ha trovato la morte, chi sa come, a pochissimi metri dalla sede di Messina social city. Pochi metri che segnalano tutta la stortura di una città, il paradosso dell’impossibilità di dare risposte a chi ha più bisogno, gli ultimi tra gli ultimi.

Ieri i volontari, chi lo conosceva, si sono ritrovati proprio nella piazzola di via Alessio Valore ed hanno deposto un mazzo di fiori in ricordo di Rashid, una macchia di colore e di profumo tra il tanfo del degrado dell’ex magazzino, le tracce di sangue sul marciapiede, i sigilli della Procura intorno la “casetta” di Rashid.

“Avevamo festeggiato insieme il suo compleanno, qualche giorno fa. Ci ha detto di aver compiuto 40 anni, era contento”, racconta una testimone. “Era una persona solare, ben voluta, lo conoscevamo tutti”, racconta un operatore della comunità di Sant’Egidio, che insieme ad Andrea Nucita ha voluto ricordarlo, ieri sera.