di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana
MESSINA – Sono stati gli alunni delle terze e quarte classi del Liceo Scientifico Archimede, oggi, i curiosi interlocutori del Questore di Messina, Gennaro Capoluongo, in quello che è stato il debutto dell’interessante iniziativa “Mezz’ora col Questore”. Il tema del dibattito, acceso, vivo e “frizzante”, è stato quello delle discriminazioni, mai come oggi centrale in quella che è la vita di tutti i giorni, anche e soprattutto di ragazzi così giovani. E gli studenti non si sono lasciati intimorire e hanno fatto molte domande da molti punti di vista, analizzando la questione legata alla “discriminazione” insieme al Questore, spiegando il proprio punto di vista e ricevendo risposte che hanno aperto un costruttivo dibattito.
“L’iniziativa nasce come contatto che la Polizia vuole avere con gli studenti – spiega Capoluongo – e abbiamo fatto questo incontro approfittando della Giornata della Memoria. Abbiamo presentato un primo argomento, quello delle diseguaglianze, e ho visto una scolaresca molto effervescente. Questo mi fa ben sperare in questi ragazzi, che potranno rappresentarci nel prossimo futuro. Sono fondamentali incontri del genere, per la crescita degli studenti. Gli elementi fondamentali sono due: la famiglia e la scuola. Noi stiamo facendo la nostra parte, vogliamo farlo in tutti gli istituti e con vari argomento. Vorremmo ci fosse una riflessione spontanea dei ragazzi sul valore e sul disvalore di alcuni atteggiamenti. Il voto per oggi? Forse un bel 9”.
Soddisfatta e orgogliosa anche la professoressa Laura Cappuccio, dirigente scolastico del Liceo Archimede: “Il colloquio è stato non solo ricco di domande ma anche di risposte. I ragazzi erano preparati all’incontro sull’argomento discriminazione e l’hanno declinato con una ricchezza di spunti che mi rende molto orgogliosa. Loro sono la nostra ricchezza”. Lucia Chitè, della 3B, ci ha detto che “le discriminazioni sono un concetto presente in tutte le parti della vita quotidiana, dalla scuola agli ambienti esterni. Si deve cambiare dal basso, da noi ragazzi, per migliorare in futuro”. Dello stesso avviso della preside è Enrico Fulci, della 4I: “Un incontro proficuo, abbiamo avuto qualcosa in cambio. Domande e risposte che ci hanno fatto sentire a nostro agio. Un dibattito bello e positivo”. Emanuele Pilato della 3B la pensa come lui: “Sono dibattiti importanti. Ci permettono di dare la nostra opinione e di discutere, perché è molto importante. Sarebbe bello ripetere questi incontri”.