servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Una decina di baracche adiacenti alla chiesa di San Matteo. Il Viaggio nelle baraccopoli questa settimana ci riporta nel rione Giostra, precisamente in via Appennini. Da una parte ci sono 6 baracche e dall’altra 4. Più altre tre casette abbandonate da qualche anno. Dei piccoli agglomerati in cui abitano una dozzina di famiglie. Ancora una volta le casette sono attaccate al muro di una chiesa. Lo avevamo già visto in via Santa Maria La Nuova, con la chiesa assediata dalle baracche, e qui la storia si ripete. In questo caso le case si trovano proprio a ridosso dell’uscita d’emergenza del teatro dell’oratorio, lasciando un passaggio strettissimo come eventuale via di fuga.
A pochi metri di distanza ci sono altre quattro casette, appartamenti alla stessa micro baraccopoli. “Dopo il completamento dell’assegnazione delle case ai fragili si procederà con le micro baraccopoli”, spiega il sub commissario Marcello Scurria. “Se non avessimo deciso di dare priorità a queste famiglie avremmo già assegnato alloggi, e forse iniziato a demolire, almeno una ventina di baraccopoli più o meno piccole”.
Ancora una volta è Scurria a farci da guida negli anfratti del rione Giostra. Qui le baracche circondano palazzine e le palazzine circondano baracche. “Questi viaggi ci fanno riscoprire ogni volta una specificità di Messina, quella di avere le periferie in centro. Periferie sociali e non urbanistiche ovviamente”.
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