Un brand che trasmette il concetto di “messinesità”. L’idea è di Daniele De Vincenzo, giovane imprenditore della città dello Stretto, che ormai da tre anni ha scelto di puntare sulla produzione di birra e sul made in Sicily. Nasce con questa idea “birra Feluca”, la nuova etichetta di “birra Sikania”. Dopo “Minchia” e “Futtitinni”, arriva sul mercato una birra la cui identità territoriale risulta ancora più marcata ed interamente coincidente con la città di Messina e con una delle attività che la caratterizzano in maniera univoca: la pesca del pesce spada.
Questa mattina, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, ha avuto luogo la presentazione ufficiale del marchio, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Messina Cateno De Luca e dell’assessore alle attività produttive, Dafne Musolino, di Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio, di Daniele De Vincenzo, Ceo e Cofounder di Birra Sikania.
L’idea – come ha raccontato De Vincenzo – è nata nel 2019, durante una passeggiata in riva allo stretto di Messina. “Ammaliato dalla maestosità del mare, dai suoi colori brillanti, da quel panorama unico in cui sono parte essenziale il pilone e la Madonnina – ha aggiunto – il mio sguardo è stato attirato dal passaggio di una feluca, ennesimo simbolo della mia città.”
La pesca con le feluche – come ha spiegato Antonella Donato, Presidente dell’Associazione Pescatori Feluche dello Stretto, presente alla conferenza – rappresenta in modo incontrovertibile uno dei pochi elementi della tradizione che la città conserva. A sancirne l’unicità è lo Stretto di Messina, le cui caratteristiche dei fondali sono tali da imporre ai pesce spada di risalire in superficie. Ad attenderli, a bordo delle feluche, pescatori di esperienza, che con estrema abilità riescono a cogliere l’attimo, arpionando la preda. “Non chiamatela “caccia” – ammonisce Donato – bensì “pesca”, poichè i nostri uomini di mare giocano la loro partita a viso aperto, senza trucchi nè esche, bensì solo con la loro abilità di pescatori”.
Legata alla tradizione anche la scelta di uno stile “retrò” per l’etichetta, come spiegato da Matteo Mastroeni, socio di High–Fly Communication, azienda che, tra le altre cose, ha curato la realizzazione del video ufficiale del prodotto. “Abbiamo voluto focalizzare la nostra attenzione sul concetto di “attesa”, che è parte fondamentale della pesca al pesce spada. Ore ed ore di preparazione, che con l’avvistamento del pesce lasciano il posto all’azione rapida, efficace, precisa. Raggiunto l’obiettivo, la tensione svanisce e sopraggiunge il momento del meritato riposo, rigorosamente con birra Feluca.”
La delicatezza e il senso di freschezza sono gli elementi che contraddistinguono il prodotto, frutto di un giusto equilibrio tra frumento e luppolo. Non a caso la bevanda è ottima come accompagnamento a carni delicate o a pesce. A spiegare le caratteristiche della birra è stato il biologo e mastro birraio Marco Capone. Top secret, naturalmente, la ricetta!
Birra Feluca vuole essere qualcosa in più di un semplice prodotto commerciale. In un periodo particolare per l’economia globale e locale, rappresenta la voglia di ripartenza di un imprenditore, che coincide con la ripartenza della città con cui si identifica.
“La storia delle Feluche appassiona i turisti, in quanto caratteristica esclusiva di Messina” – afferma Grazia Occhino. La giovane guida turistica e presidente di Welcome to me, sempre alla scoperta dei luoghi più caratteristici dell’isola, ha sottolineato come l’associazione fra tradizioni e degustazione di prodotti locali rappresenti una strategia su cui scommettere anche a Messina.
“Ci auguriamo che il progetto birra Feluca possa essere preso a cuore dalla città di Messina – ha concluso Daniele De Vincenzo – suscitando quella voglia di ripartenza ed entusiasmo che manca da tanto tempo a questa città. Abbiamo un potenziale incredibile che dobbiamo sfruttare al meglio, ma che può essere potenziato soltanto se ci crediamo.”