MESSINA – I sindacati non credono alla “rivoluzione della mobilità” annunciata da Atm con i 25 autobus a Piazza Duomo. Cgil, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa hanno attivato le procedure di sciopero “a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori ma anche dei cittadini messinesi che si trovano coinvolti in un sistema a sfondo dittatoriale”. I rappresentanti sindacali, infatti, non sotterrano l’ascia di guerra, o meglio del conflitto, e parlano di “parata da ventennio”: accusano i vertici di Atm, con il presidente Campagna e il direttore Iozzi, di una gestione autoritaria: “A nulla sono valsi i tentativi di mediazione del sindaco e della prefetta”.
Per i sindacati, le scelte all’interno dell’azienda non sono meritocratiche, con “carriere veloci” solo per alcuni, e viene invocato l’intervento del Consiglio comunale e del sindaco. “Oggi i messinesi assistono alla parata dei bus nuovi comprati con fondi extrabilancio ma non per capacità manageriali della direzione aziendale”. Direzione che viene ancora una volta accusata di vessare i lavoratori, con “atteggiamenti dispotici”: “Ultima in ordine di tempo l’iniziativa di rimuovere i bagni chimici dai capilinea senza prevedere soluzioni alternative- Per risparmiare qualche spicciolo l’azienda costringe gli autisti, uomini e donne, a trattenere i bisogni fisiologici per tutta la durata del servizio, creando imbarazzo e disagio che, giocoforza, compromettono anche la sicurezza dei passeggeri”.
E ancora: “In tutte le realtà di trasporto pubblico locale esistono soluzioni che consentono un minimo ristoro agli autisti con servizi igienici decorosi a loro disposizione. In tal senso Messina rappresenta un unicum europeo, gli autisti sono continuamente posti sotto pressione da tempi di percorrenza impensabili imposti dall’azienda e per evitare ritardi che attiverebbero la sanzione disciplinare, saltano sistematicamente la pausa teorica prevista ai capilinea. Data la tolleranza zero in uso in Atm, attiva a 360 gradi, il personale addetto alle multe nei parcheggi e alla rimozione forzata dei veicoli viene redarguito se non raggiunge una determinata quota di multe e rimozioni mensili”.
Per i sindacati, i dipendenti “sono costretti a multare a pioggia i messinesi anche per pochi secondi in sosta vietata nei pressi di una farmacia. La tranvia continua a essere vetusta e insicura nonostante le ingenti risorse pubbliche investite per la ristrutturazione delle vetture. Ai giovani apprendisti manutentori sono imposti turni notturni continuativi. I 30 bus oggi esposti a piazza Duomo sono stati puliti da soli cinque addetti, costretti all’ennesimo turno notturno consecutivo. Peggio accade nel reparto officine, dove il turno notturno è programmato ad agente unico, in un ambiente dove è facile incorrere in infortuni sul lavoro”.
In video la replica del presidente dell’Atm, Giuseppe Campagna, che respinge le accuse: “Sui bagni la soluzione adottata, finito il periodo di pandemia, è in linea con le altre realtà nazionali. Nessun dispotismo, nessun favoritismo, la verità è che oggi c’è un’azienda efficiente e che rispetta i lavoratori”.