di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico
MESSINA – Il caso della piscina Cappuccini è servito. Con un’interrogazione, Fratelli d’Italia e i suoi consiglieri hanno chiesto all’amministrazione risposte in merito allo stato degli impianti natatori, soprattutto per quanto concerne “la volontà dell’amministrazione comunale di tagliare la fornitura di gas, rendendone inevitabile la chiusura visto l’arrivo della stagione autunnale e invernale”. Nella nota presentata al sindaco Federico Basile e all’assessore allo Sport, nonché vice sindaco, Francesco Gallo, i consiglieri comunali Gioveni, Carbone e Currò chiedono spiegazioni.
“Abbiamo appreso – scrivono i consiglieri – della difficoltà (rectius: della mancata volontà) di trovare una soluzione che consenta la regolare fruizione dello storico impianto sito sul Torrente Trapani a causa di un contenzioso legale tra il Comune di Messina e la Società Waterpolo Asd. Il Comune di Messina ha annunciato che chiuderà il gas con la conseguenza che, con l’arrivo della stagione autunnale, senza l’impianto di riscaldamento, la piscina scoperta dovrà chiudere i battenti con grave nocumento per i fruitori abituali ed i cittadini messinesi tutti. Ricordiamo inoltre, come se non bastasse, che ormai da anni, a causa del crollo del tetto dell’impianto, risulta chiusa ed inagibile la piscina interna”.
Citano poi una raccolta firme siglata da oltre mille cittadini e aprono il dibattito sugli impianti natatori in generale: “Abbiamo potuto verificare ulteriormente, anche a seguito di numerose segnalazioni di cittadini messinesi che ci sono pervenute, l’assoluta insufficienza degli impianti natatori nella nostra città, considerata la ‘momentanea’ (ormai già dal 2019) chiusura della Piscina Comunale Graziella Campagna che va ad aggiungersi alla cronica assenza di impianti nella zona Sud di Messina. Non è certamente nostro compito stabilire da quale parte sia il torto o la ragione, ma quando su alcuni beni comuni della cittadinanza si instaurano dispute legale, privando i messinesi della libera fruizione, non si fa il bene di Messina ed è per questo che chiediamo all’Amministrazione di informarci delle soluzioni concrete ed immediate per risolvere una problematica di grande impatto sociale”.
Gallo risponde con sarcasmo: “Potremmo dire Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta. Questa è una storia di cinque mesi fa, quando Gioveni e altri erano già in Consiglio e non si sono accorti che il commissario, d’accordo con i dirigenti, aveva deciso di tagliare la fornitura di gas”. Il vice sindaco prosegue: “Nell’ultima settimana di campagna elettorale questa cosa è stata lanciata così, come a dire che ora ‘li mettiamo in difficoltà e dovranno scendere a compromessi’. Ovviamente in questo caso non parlo di Fratelli d’Italia ma di chi l’ha gestita, in modo non soddisfacente secondo l’amministrazione. Infatti c’è un contenzioso che dura da anni”.
L’assessore prosegue: “Non abbiamo ceduto al ricatto elettorale, non siamo tipi e non cediamo sulla pelle dei contribuenti. Adesso bisogna ragionare su come arrivare a una formula più giusta, che non nuoccia alla vicenda giurisdizionale in corso né ai fruitori. Non sarà facile ma non ci vorrà molto tempo. Poi c’è un problema che riguarda tutti gli impianti natatori, su cui ho lanciato l’allarme già in campagna elettorale e qualcuno disse ‘andremo a farci il bagno al mare’. Questo nasce dal rincaro dei costi dell’energia. La piscina Campagna è pronta per essere riaperta, ho fatto un sopralluogo col presidente della Fin (Federazione Italiana Nuoto) Parisi. Ma loro hanno tutti i costi sulle spalle e, rispetto al precedente piano finanziario, ora andrebbero di fronte a un disavanzo serio. C’è un ragionamento serio da fare, non è un dispetto”.