servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Quasi tutte le strutture interne all’ex “Città del Ragazzo” verranno abbattute. Rimarrà in piedi solo il corpo di fabbrica in cui sorgerà la casa-museo di padre Nino Trovato. Proprio per rendere omaggio a colui che questo luogo lo creò e ne fece la storia. Nel mese di ottobre verrà avviata la fase delle demolizioni.
Diventerà la cittadella del “Dopo di noi”, che offrirà servizi di inclusione sociale, formazione e autonomia per i disabili. A spiegare le finalità del progetto che prenderà vita sulle colline di Gravitelli sono il sindaco di Messina Federico Basile e il direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio. “Una città nella città acquisita da un tribunale fallimentare da parte della Città metropolitana di Messina”, dichiara il sindaco. “La gran parte delle strutture verranno demolite per fare spazio a delle realtà che possano garantire un servizio socio-assistenziale”, aggiunge Basile. E spiega che oltre al coordinamento della Messina social city la nuova realtà vedrà la presenza di diverse altre associazioni del territorio. Verrà messo in piedi un centro, suddiviso in tre grandi strutture più quella già esistente, in cui so farà formazione e accompagnamento verso l’autonomia di persone con disabilità.
Nell’ambito del progetto, che verrà realizzato con fondi Pnrr, verrà recuperato il Castellaccio. Un forte che sovrasta lo Stretto di Messina e che la gran parte dei cittadini non conosce. Un pezzo di storia che non è mai stato fruibile, che negli anni è stato imbrattato e vandalizzato. Anche le strutture annesse al forte verranno abbattute e recuperato lo spazio verde intorno. Il Castellaccio, come gli spazi verdi e gli impianti sportivi torneranno disponibili alla libera fruizione.
In un sopralluogo congiunto con il sindaco, il direttore generale, i vertici della Città metropolitana e la ditta che eseguirà i lavori, è stato stabilito che la fase delle demolizioni potrà iniziare ad ottobre. Si inizierà con lo sgombero delle strutture, poi la rimozioni dell’amianto trovato e infine si abbatteranno i corpi di fabbrica non idonei. Rimarrà in piedi solo la palazzina in cui abitava padre Nino. Questa, infatti, ha superato le prove antisismiche e avrà bisogno solo di opere di efficientamento energetico e ristrutturazione, interna ed esterna. A fine anno dovrebbero concludersi le demolizioni e quindi all’inizio del 2025 si potrebbe già procedere con quella della costruzione del “Dopo di noi”.
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