MESSINA – Per il Messina quest’anno è una stagione di sofferenza su più fronti. Si è fatto i conti ad inizio anno con una difesa ballerina, sono seguite le critiche verso lo staff tecnico che a volte hanno trasceso il limite, difficoltà e incomprensioni anche all’interno della società stessa (come la smentita a mister Modica sull’utilizzo del campo). Tutte situazioni che però col tempo dei grandi calciatori sul campo hanno fatto finire nel dimenticatoio perché la squadra ha reagito, si è unita e ha iniziato un percorso che al momento la vede lottare per un posto ai playoff più che meritatamente.
Quello che manca adesso però è qualche punto in più e qualche gol in più. Se ad inizio anno il difetto era stato concedere dei gol agli avversari con conseguenze di punti lasciati su diversi campi contro squadre non certo irresistibili e in partite dove non eravamo così inferiori, nell’ultimo periodo il Messina si è lamentato per qualcosa in più che però non ci è stata concessa. Il culmine ieri con il rigore non fischiato per un fallo in area su Rosafio.
Da un video registrato dalla Tribuna B da una persona della società risulta ancor più evidente come il calciatore Marco Rosafio sposti la palla prima della scivolata dell’avversario che quindi prende il nostro giocatore invece che la palla. L’arbitro Nicolini ha la visuale libera ma fa segno di continuare a giocare per intervento sul pallone. Da questa prospettiva privilegiata sembra evidente l’abbaglio. Lo stesso allenatore in conferenza stampa ha quasi minimizzato sui fuorigiochi (gol annullato al Messina e gol validato al Crotone con un possibile fuorigioco non sanzionato), specificando che “su quelli il dubbio posso averlo però voglio il mio e su Rosafio era rigore”. Sarebbe stato concesso inoltre sul risultato di 0-0 e lasciava la possibilità di tutt’altra partita.
Se non abbiamo fatto male i conti l’ultimo rigore concesso al Messina in casa è datato 19 maggio 2021. Era la Serie D con Novelli in panchina e nel 4-1 rifilato al Rende, nella 30ª giornata di campionato, Ciro Foggia fece centro dal dischetto. In Serie C per diverse partite il Messina non si è visto assegnare un rigore per tanto tempo, ci fu poi quello di Kragl sbagliato ad aprile dello scorso anno a Taranto, ma come quelli concessi al Messina a Picerno e contro il Monterosi Tuscia in questa stagione sono arrivati in trasferta. In casa un fischio a favore in area non arriva quindi da tre anni quasi.
In conferenza stampa l’allenatore non ci sta rivendicando ciò che a suo dire gli appartiene. I punti che adesso mancano al Messina, non solo per demeriti dei peloritani ma anche per possibili errori arbitrali, cominciano a diventare tanti e il tecnico di Mazara del Vallo chiama in causa anche la sua società, chiedendo di farsi sentire. Infatti subito dopo arriva il direttore sportivo Domenico Roma a rincarare la dose sulla questione, stavolta il Messina non accetta una decisione così palese secondo loro e, viste le immagini, sembrano avere pienamente ragione.
Sempre per restare in temi sconti a nessuno il ds ci tiene a scusarsi con una dichiarazione iniziale per l’assenza di acqua calda nelle docce, “che non dipende da Acr Messina”, e poco prima mister Modica restando al campo aveva detto che Emmausso era stato imperdonabile a farsi espellere in quel modo nel finale di gara. Un concetto ribadito anche dal direttore sportivo che al calciatore manda a dire “si prenderà le sue responsabilità”.