Alla fine di novembre il sindaco Giuseppe Falcomatà annuncia l’arrivo di 70mila tamponi. Acquistati dal governo tramite un bando e utili per effettuare lo screening di comunità. E’ la città di Reggio Calabria, quindi, ad aderire tra le primissime in Italia. Ed è lo stesso virologo Fabio Foti, componente della task force comunale a dichiarare ai nostri microfoni le prime operazioni per rendere effettivo questa indagine di massa cittadina.
Grande entusiasmo per questo risultato: “lo screening di comunità ci consentirà di ricostruire il tracciamento e interrompere il contagio” Ed effettivamente il 10 dicembre viene attivato il primo drive-in a Pellaro, periferia Sud di Reggio Calabria. Un “drive-in” in cui si effettuano tamponi rapidi gratuiti dal lunedì al sabato dalle 14 alle 15:30 e per cui è necessaria la richiesta del medico curante. Di fatto l’unico drive-in attivo sul territorio reggino. A gennaio inoltrato siamo tornati nuovamente nello studio del dottor Foti per capire i motivi di un ritardo tanto importante,
Lo stesso virologo ha spiegato i motivi chiarendo la necessità di effettuare test specifici e rilevare così l’attendibilità dei tamponi per fugare ogni dubbio. Test affidati all’Università di Catanzaro. I risultati resi noti in un comunicato stampa dalla stessa task force, hanno scatenato una polemica sulla reale attendibilità di questi test rapidi per lo screening di comunità tanto da portare alla decisione in una città come Catanzaro di chiudere il drive-in.
Per chiarire ogni dubbio e fare il punto su una situazione che sembra aver sollevato il caso oggi pomeriggio avremo ospite lo stesso dottor Foti, ore 17:30 LIVE sulla pagina ufficiale di Tempo Stretto