Dopo decenni di totale abbandono e incuria il conto da pagare è davvero salatissimo. Per anni le nostre fiumare si sono trasformate in enormi discariche a cielo aperto. I letti di queste fiumare, secchi durante l’estate, con l’arrivo delle prime intense piogge, o dei violenti nubifragi autunnali (quelli responsabili delle alluvioni lampo che colpiscono ciclicamente il territorio peloritano), si riempiono d’acqua in poco tempo, spazzando via tutti questi rifiuti verso le rispettive foci.
Questi rifiuti, che vanno suddivisi in rifiuti urbani e rifiuti di pesca (reti, etc.), finendo nel nostro mare rischiano di avere conseguenze disastrose nei confronti del delicatissimo equilibrio che da secoli regge l’ecosistema marino dello Stretto.