Cronaca

“Io, disabile e sfrattato. Da 7 anni in attesa di una casa a Messina” VIDEO

MESSINA – “Sono quasi 7 anni che mi sento preso in giro. Attendo una casa dal Comune di Messina che non arriva mai e rischio lo sfratto”. Racconta così la sua tragica vicenda il signor Francesco Galeano, un uomo disabile al 100%, costretto su una sedia a rotelle dopo l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.

Un calvario, quello che sta vivendo insieme alla sua famiglia, che va avanti dal 2018: “Ho fatto domanda di emergenza abitativa al Comune – racconta -. Mi hanno riferito che, dopo un mese dall’acquisizione della domanda, sarebbero dovuto uscire le graduatorie. Passati due mesi sono andato a informarmi, ma la mia domanda era scomparsa, è andata persa. Mi hanno suggerito di recarmi dal sindaco e sono riuscito a parlare con la sua segretaria. Le ho fornito il mio numero di telefono e lei mi ha consigliato di recarmi, dopo un paio di giorni, all’ufficio di competenza”.

Ma niente da fare, passano i mesi e nessuna notizia della domanda di emergenza abitativa presentata dal signor Galeano, che aggiunge: “Mi hanno consigliato di rivolgermi all’assessora Calafiore, lei mi ha ricevuto. Le prime volte mi era sembrata apparentemente gentile. Le avevo fornito il mio numero e si era ripromessa di richiamarmi. Non mi ha richiamato”.

“Assurdo aspettare 7 anni, mi sembra una barzelletta”

“Più volte l’assessora Calafiore mi ha chiesto di recarmi al Comune, le chiamate avvenivano a distanza di 6-7 mesi. Per me era difficile andarci, ogni volta, perché non posso muovermi da solo. Una volta mi ha chiesto quale fosse la mia preferenza di alloggio, io le risposi ovviamente che andava bene in qualsiasi posto. Ma, dopo tutto questo tempo, mi sembra una barzelletta. Assurdo aspettare sette anni”.

“Per entrare in casa mi hanno preso in braccio”

Dopo tanto tempo si è prospettata una soluzione abitativa ma non adatta alle sue condizioni fisiche. Mette in evidenza il signor Galeano: “Metà portone non si apriva, abbiamo dovuto chiudere la sedia a rotelle. Mio figlio, per farmi entrare in casa, mi ha preso in braccio. Inoltre, non potevo muovermi dentro casa. Non c’era spazio per la sedia a rotelle. Nemmeno in bagno c’era spazio, non mi sarei riuscito a fare nemmeno la doccia. Sorvoliamo le condizioni anche della casa. Quelle passano in secondo piano rispetto alla mia condizione ma il tetto stava per cadere e non aveva nemmeno finestre”.

L’avvocata Giacobbe: “Dal 2018 attendiamo dal Comune un alloggio in deroga”

Il cittadino è assistito dell’avvocata Annalisa Giacobbe, che ricorda: “Dal 2018 il signor Galeano richiede un alloggio in deroga relativamente sia alla sua condizione sanitaria che alla sua condizione economica. Dal 2018 non è arrivata alcuna risposta concreta se non un alloggio dell’Iacp (Istituto autonomo case popolari), nel quale però lui sarebbe stato prigioniero in casa. Nell’abitazione mancava un ascensore e per entrare in casa doveva salire dei gradini. Dopo questo, il silenzio. Visto che sono stati stanziati i fondi Pinqua (Programma innovativo per la qualità dell’abitare), da più di un anno e distribuite le somme tra la Patrimonio Spa e l’Arisme, che vengano acquistati questi alloggi in modo da poter rispondere con immediatezza a questa emergenza abitative”.

In tutti questi anni, con l’aiuto dei suoi familiari, Galeano è riuscito a pagare l’affitto. Il tutto grazie anche alla padrona di casa che è venuta incontro a questa situazione. Ora, però, il canone è aumentato e non riesce più a sostenere le spese. Il 20 novembre dovrebbe avvenire lo sfratto.

Calafiore: “Tempi veloci con i fondi Pinqua per dare una casa al signor Galeano e a quelli che hanno bisogno”

A sua volta, così s’esprime l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore: “Capisco l’amarezza del cittadino ma stiamo facendo di tutto per offrire risposte all’altezza dei bisogni delle persone. Il nuovo regolamento per affrontare l’emergenza abitativa è stato da me presentato in Giunta e dovrà passare dalla Commissione e dal Consiglio per l’approvazione. Patrimonio Spa sta acquistando le abitazioni, che saranno più nuove e attrezzate rispetto alla situazione attuale comunale. Di conseguenza, considerato che tutto avviene per via telematica, in tempi brevi potremo dare una casa adeguata al signor Galeano e a tanti altri che vivono problemi simili”.

I 23 milioni per l’emergenza abitativa

Il Comune ha destinato 23 milioni del Pinqua per l’emergenza abitativa. Saranno acquistate 250 case grazie al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Chi fa parte dell’emergenza abitativa? “Chi ha avuto sfratti, chi vive per strada, chi non ha casa – ha spiegato mesi fa sempre l’assessora Calafiore -. Faremo una graduatoria, ci sarà un avviso per far candidare le persone ma è un fenomeno che monitoriamo da tempo. Non lasceremo solo nessuno”.