REGGIO CALABRIA – Nel 1970, 52 anni fa, il 14 luglio scoppiò quella che è rimasta celebre come la più lunga rivolta urbana d’Europa: la “rivolta di Reggio”. Il 5 dello stesso mese il sindaco Pietro Battaglia aveva divulgato il suo famoso “Rapporto alla città”: il 14, dopo un suo nuovo discorso alla cittadinanza reggina e alcuni arresti per disordini, l’esplosione dei “Moti”. Alla fine, si contarono cinque morti: tre civili (Bruno Labate, Angelo Campanella e Carmine Jaconis) e due poliziotti (Vincenzo Curigliano e Antonio Bellotti). due poliziotti.
Tra le iniziative per l’anniversario della “Rivolta”, un cortometraggio realizzato da Nfp (Nuovo fronte politico) e «dedicato a Bruno Labate, Angelo Campanella, Carmine Jaconis e alle migliaia di nostri concittadini denunciati e arrestati in quei mesi – si legge in una nota diramata da Nuovo fronte politico -. Come protagonista è stato scelto Nino Bonforte, classe 1953, il quale non appena sedicenne si distinse per coraggio ed ardore – così Nfp -, arrivando a danneggiare addirittura un carro armato e per questo fu arrestato tra i banchi di scuola».