Cronaca

“L’Ave Maria” della speranza di Bartolomeo Cosenza, alla scoperta del compositore siciliano emergente VIDEO

L’amore incondizionato per la musica mi porta spesso alla ricerca di nuovi composizioni e di artisti emergenti. Ultimamente sono particolarmente attratto dalla musica lirica e sacra. YouTube è sicuramente una piattaforma adatta per curiosare ed è proprio su YouTube che per caso mi sono imbattuto in un video dal titolo “Ave Maria di Bartolomeo Cosenza/Soprano Jenny Sandelin”. Sono piuttosto scettico ma spinto dalla curiosità avvio il video. La cantante, il soprano Jenny Sandelin, è al centro di un’orchestra d’archi, la Jakobstads Sinfonietta (i musicisti sono distanziati l’uno dall’altro per ragioni di sicurezza dovuti alla pandemia da Covid-19), il direttore d’orchestra è un certo Erik Nygård. Conosco molte composizioni dal titolo Ave Maria, quella di Schubert, quella di Gounod, quella di Caccini, quella di Mascagni ma questa di Bartolomeo Cosenza, mai sentita nominare.

All’inizio un violino fa un piccolo assolo, seguito da una melodia cupa e triste. Dopo circa un minuto comincia un fiorire di musica, la cantante esterna tutta la sua angoscia, un grido di sofferenza. Ammetto di essere rimasto molto colpito ma il bello deve ancora venire. Jenny Sandelin intona ora una melodia dolce e cantabile, il mio animo si rasserena, l’agonia che ha caratterizzato la prima parte del brano cede ora il posto alla speranza. Un climax musicale ed ecco che la cantante intona “Ave Maria” con passione e ardore, una voce forte e poderosa che si innalza sostenuta dal suono di decine di archi magistralmente condotti. Mi vengono i brividi! Ho gli occhi lucidi! Questa musica è veramente in grado di commuovermi fino alle lacrime.

Altro climax ed altre emozioni affiorano, emozioni che non provavo da tempo. Finisce la musica e ho la pelle d’oca. Mai un brano è riuscito a coinvolgermi così tanto. Mi sento carico di fede e di spiritualità. Ho quasi la necessità di riascoltarla, di emozionarmi ancora e così faccio. Mi riecheggiano ancora le seguenti parole del brano “se le tenebre avanzeranno, se il buio tutto coprirà, stammi vicino o Santa Madre, ho bisogno di te”. Molto attuale, sembra che sia stata composta proprio per dare speranza e portare luce in un periodo così buio per l’umanità.

Ma chi è questo compositore? Aumenta la mia curiosità. Vedo infatti che sul suo canale sono caricati altri video, scopro che la sua Ave Maria è stata eseguita da cantanti di tutto il mondo e non sono affatto sorpreso. Ascolto la bellissima versione di Halyna Shevchuk e quella di Gala Dovbysh, entrambi soprani Ucraini; quella di Fernanda Soifer, soprano brasiliano che fa parte del coro del teatro d’Opera d’Israele; quella del tenore Viennese Max Von Lütgendorff; quella del soprano di New York Celia Castro; e altre ancora. C’è una versione persino di una cantante metal bulgara Stela Atanasova. Meravigliose sono le versioni del soprano palermitano Maria Francesca Mazzara, la prima ad avere eseguito il brano a Casa Professa a Palermo, quella del mezzosoprano Patrizia Iervolino, e quella del soprano Ungherese Natasa Kàtai. Fa piacere sapere che in un periodo di forte crisi della musica italiana, come i recenti festival di Sanremo testimoniano, un compositore italiano si fa strada nel panorama della musica mondiale con dei brani splendidi. Eh si, perché vi sono tanti altri brani dello stesso autore come U cantu dill’amuri, Regina degli angeli, La preghiera del precario, Madre nostra che sei nei cieli e tanti altri…

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