LETOJANNI – “L’arrivo di un nuovo parroco è un momento importante per la vita della comunità. Siamo certi che padre Francesco Giacobbe, con il suo lavoro e il suo spirito missionario, garantirà la crescita spirituale dei fedeli a lui affidati. In questo momento così delicato, sarà fondamentale l’impegno per una concreta e fattiva collaborazione in tutte le iniziative sociali. Benvenuto a Letojanni e buon inizio del ministero pastorale”. E’ il benvenuto al neo parroco del sindaco Alessandro Costa, a nome dell’Amministrazione e dell’intera comunità. In tanti avrebbero voluto partecipare alla funzione di insediamento di don Francesco, ma la funzione è stata condizionata dalle regole anti covid, al fine di scongiurare contagi. Moltissimi fedeli hanno seguito la celebrazione attraverso la diretta su Tempostretto, anche da S. Teresa di Riva, dove padre Francesco, 41 anni, messinese, è stato vice parroco (al Santuario della Madonna del Carmelo e alla S. Famiglia).
La celebrazione di insediamento è stata presieduta dall’arcivescovo Giovanni Accolla (ha concelebrato il vicario foraneo don Francesco Venuti) ed è stata aperta dalla lettura del decreto di nomina. Nel corso dell’omelia Accolla ha ringraziato padre Pino Gentile, che ha lasciato la parrocchia di Letojanni sabato scorso e padre Francesco Giacobbe. Al quale sono state affidate due parrocchie: quella di S. Giuseppe a Letojanni e quella vicina di Mazzeo (Taormina), dedicata a S. Maria Goretti. “Il territorio è diviso – ha detto Accolla – ma gli abitanti sono fratelli in Cristo”. In chiesa oltre al sindaco Costa vi erano il comandante della locale stazione dei carabinieri ed i rappresentanti delle associazioni, tra cui la Confraternita di S. Giuseppe e la Fraternita di Misericordia. Che ha curato il servizio di sicurezza in modo impeccabile. Nel sacro luogo sono state rispettate tutte le norme anti covid con rigore, dall’ingresso in chiesa alla partecipazione della funzione, all’uscita. Hanno potuto accedervi solo 80 persone (in tanti sono rimasti fuori). Ad ognuna è stata misurata la temperatura corporea. Obbligatoria anche l’igienizzazione delle mani.
“La cosa che mi fa piacere – ha detto padre Francesco – è quella di poter camminare insieme a due chiese, tra loro vicine, senza distinzione di cittadini di serie A e di serie B. Mazzeo è una comunità piccola ma è stata grande e spero che possa mettere in pratica il senso contenuto nell’enciclica di papa Francesco che si ispira alla Fraternità, un tema interessante ma che fa paura. Metterci insieme – continua padre Giacobbe – non è facile, è difficile già nelle famiglie, figuriamoci nella parrocchia ma mi auguro che riesca nel mio compito di unire insieme le due realtà, i due paesi, per poter vivere insieme e soprattutto condividere i momenti di fede in comunione fraterna”.
Il primo impegno del nuovo parroco mercoledì’ prossimo alle 20. Una sorta di “assemblea d’istituto” per dare voce a tutti. “Perché tutti – conclude padre Francesco – sono importanti in una comunità”.