Sette grandi àmbiti disciplinari – Agraria, Architettura, Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Sanità e Scienze sportive, Scienze umane – e, all’interno, 23 differenti corsi di studio tra primo e secondo livello con 48 percorsi curriculari. Questa la quantomai variegata offerta formativa, praticamente raddoppiata rispetto al passato più recente, che l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria guidata dal rettore Santo Marcello Zimbone ha presentato questa mattina agli operatori dell’informazione.
Insieme al rettore Zimbone, stamattina in conferenza stampa nell’Aula magna “Quistelli” c’erano il neodirettore generale d’Ateneo Giuseppe Zimbalatti – che di recente ha avvicendato il predecessore Ottavio Amaro -, il prorettore con delega alla Didattica Antonino Vitetta, il delegato del rettore per l’Orientamento e il Tutorato Lucia Della Spina.
Nel dettaglio, saranno 11 i corsi di laurea triennale, 9 i corsi di laurea magistrale biennale e 3 i corsi di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico.
Ma a questi 23 corsi di studio s’aggiungono corsi di dottorato di ricerca negli ambiti di Agraria, Architettura, Giurisprudenza-Economia e Ingegneria, 3 corsi di specializzazione, dieci master di secondo livello e un corso d’Alta formazione.
Sotto il profilo strettamente comunicativo, oltre il claim Mediterranea – La ricchezza delle origini, l’intera comunicazione accademica in vista delle iscrizioni per l’annualità 2021/22 ruota proprio attorno al lemma “mediterranea” e al concetto chiave della mediterraneità e della riscoperta dell’antica radice dell’intero territorio su cui la “Mediterranea” s’innesta.
Tra le altre novità enunciate, il coinvolgimento pieno del Messinese, con progetti specifici di formazione e ricerca e poi la triplicazione della capacità alloggiativa per gli studenti dell’Ateneo reggino.
E ancòra – vera “chicca” – la realizzazione in cantiere di un campus per l’innovazione alle dismesse Ogr (Officine grandi riparazioni) delle Ferrovie dello Stato a Saline Joniche (territorio comunale di Montebello Jonico), il campus Agàpi, «che con un’estensione da 37 ettari dovrebbe risultare il più grande campus universitario da Napoli in giù».
Ma guardate l’intervista audiovideo rilasciata a Tempostretto dal rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Santo Marcello Zimbone