servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Potrebbe diventare la spiaggia più centrale di Messina. E’ stata trattata per anni come pattumiera, poi sequestrata e ora oggetto di piano di caratterizzazione. Le analisi avviate a gennaio hanno dato i primi esiti. Sono stati analizzati campioni di terra e di acqua per scoprire quanto fosse inquinata l’area. Non appena si avranno i dati ufficiali si capirà come procedere con l’attività di bonifica, necessaria per poter richiedere la balneabilità. Ma ci vorrà ancora del tempo, anche perché l’area è ancora sotto sequestro. Ecco cosa si farà per recuperare quel tratto di mare negato.
Quel litorale, a due passi dal centro città, grida vendetta da anni. E’ stato ridotto a discarica a cielo aperto. A pochi metri dalle acque dello Stretto veniva scaricato di tutto, purtroppo anche materiali inquinanti. Anno dopo anno sono stati sedimentati metri di rifiuti, che ora andranno rimossi. Le analisi sono servite proprio a questo, a capire se e quanto materiale dovrà essere eliminato e sostituito. I primi dati sono già arrivati al Comune, ma se ne attendono altri per avere dei numeri ufficiali. Solo dopo si potrà stabilire che tipo di bonifica effettuare e poi avviare l’iter per rendere balneabile la spiaggia.
Il sindaco Federico Basile è fiducioso e ricorda l’importanza di quest’area per lo sviluppo dell’intera città. Come previsto nel Piau (Piano integrato di ambito urbano), già approvato dal Consiglio comunale, tutta questa zona che va dal cavalcavia fino a Gazzi sarà oggetto di riqualificazione.