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Messina. A Villa Mazzini il caso del chiosco, Nastasi: “Combatto per la verità” VIDEO

Di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico

MESSINA – Tra una Villa Mazzini in stato di degrado più o meno avanzato e l’inizio degli effettivi lavori per ripristinare la pavimentazione, riaprire i bagni e garantire la sicurezza ai tanti bambini che ogni giorno vengono portati dai genitori lì per passare i pomeriggi, si frappone la questione legata a chioschi e attività gestite all’interno dell’area. Una vicenda che risale ormai a qualche anno fa e che ora si ripropone perché prima di partire il cantiere, come ha dichiarato l’assessore Dafne Musolino, bisognerà provvedere a sgomberare quelli che ha definito “gli occupanti abusivi”.

Tra i chioschi della Villa Mazzini c’è quello storico di Umberto Nastasi, la cui battaglia è iniziata già anni fa, nel 2016. “Combatto per sapere la verità”, ha dichiarato Nastasi, “perché se il chiosco è abusivo qualcuno mi ha truffato. Sono stato denunciato alla Procura di Messina per costruzione abusiva e occupazione di suolo pubblico ma le pratiche poi sono state archiviate nel 2019”. Nastasi chiede risposte al sindaco e all’Amministrazione e gli fa eco l’avvocato Giuseppe Saija: “La battaglia è ad un bivio, se si dimostra che il signor Nastasi è stato truffato è il Comune che avrebbe dovuto controllare. Poi c’è l’altra parte, cioè chi ha ceduto avrebbe dovuto fornire tutte le autorizzazioni del caso quindi se mancano è stato truffato”.

Dafne Musolino: “Andremo avanti con le ordinanze di sgombero”

Tra processi e ricorsi al Tar, sono passati degli anni dalle prime denunce e tutto è rimasto fermo e così sarà almeno fino alla prossima settimana. “È una vicenda che abbiamo ereditato da prima del nostro arrivo”, ha spiegato l’assessore Musolino, “era in una fase di stallo e noi abbiamo ridato impulso a questa attività con le ordinanze di sgombero. Le ordinanze sono state impugnate al Tar e il Tar ha respinto le istanze di sospensione per tutte loro, questo significa che noi possiamo andare avanti”. Lunedì potrebbe già essere il giorno della verità per il chiosco di Villa Mazzini e per tutti gli altri piccoli esercizi commerciali al suo interno.