di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana
MESSINA – “Il Movimento 5 stelle ha dato il suo contributo”. L’analisi di Cristina Cannistrà, capogruppo del movimento, di questo percorso durato tre anni e mezzo, con il Consiglio comunale a confrontarsi e spesso scontrarsi con l’amministrazione guidata dal sindaco De Luca, parte così. “Abbiamo lavorato tanto, siamo entrati nel merito di molti temi, dai rifiuti ai servizi sociali, il trasporto, la Patrimonio Spa, l’assegnazione degli immobili sottratti alla criminalità organizzata. Abbiamo toccato tanti abiti. Soddisfatti? A metà, perché nonostante il nostro impegno ci siamo ritrovati con un’amministrazione che non interloquisce, che non si confronta, e in qualità di opposizione siamo stati più volte denigrati anziché ascoltati”.
Il problema dei toni del dibattito viene toccato anche nell’intervista a Cristina Cannistrà, che ci spiega il suo punto di vista: “Per me è stata la prima esperienza in Consiglio comunale e sicuramente è stata un’esperienza forte. Ma non avrei mai pensato di trovarmi in un contesto di questo tipo con una comunicazione unilaterale del sindaco, senza confronto o possibilità di entrare nel merito. Il punto è che quello che l’amministrazione dice è sempre e solo in una direzione, esiste solo la loro verità e ciò che portano avanti. Non funziona così, per questo abbiamo criticato diversi aspetti che avremmo voluto venissero gestiti in maniera diversa”.
E infine il futuro. Cominciano a circolare diversi nomi e ormai da settimane, soprattutto sui social, c’è chi chiede un sindaco donna. “Personalmente ritengo che serva un buon progetto politico – ci dice Cannistrà – che la città sappia che votando determinate persone può avere un cambiamento concreto nella quotidianità. Parliamo di una Messina più pulita ad esempio, o di averla con un trasporto sostenibile, una visione diversa di città. Sarà la persona che dovrà portare avanti questo progetto, ma è proprio al progetto che bisogna guardare e non al singolo individuo”.