di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
MESSINA – Il mercato torna all’ex Mandalari. O almeno dovrebbe. I commercianti che ogni martedì e ogni venerdì negli ultimi sei mesi hanno preso posto sul Viale Giostra, lasciando quello che è stato il loro spazio negli anni scorsi per “prestarlo” all’hub per tamponi Covid dell’Asp, non sono per nulla soddisfatti di tornare nella parte più alta del vialone, in quella che loro stessi definiscono una “gabbia”. Così, dopo il confronto a vuoto avuto ieri con il sindaco Federico Basile e l’assessore Dafne Musolino, che si è concluso con un nulla di fatto e un appuntamento a lunedì prossimo, hanno deciso che domani non monteranno il mercato, né in strada (dove per la delibera di Giunta in ogni caso non potrebbero farlo) né nell’area dell’ex Mandalari.
Oggi i commercianti che hanno lavorato a Villaggio Aldisio e che domani dovrebbero spostarsi a Giostra hanno fatto i conti con rabbia, amarezza e frustrazione. Raccontano di 168 famiglie in crisi, che hanno paura di tornare dove gli affari non funzionano, tanto che “nel corso degli anni siamo rimasti 80”. Dopo mesi di proroghe, non si aspettavano in ogni caso il trasferimento nell’area precedente, che a loro dire è stato notificato soltanto venerdì scorso. E in più i rincari, il costo della vita che aumenta e il guadagno che, spiegano, all’ex Mandalari è un terzo rispetto a quanto sarebbe restando in strada.
Sul mercato appena ieri si è svolta una commissione consiliare in cui Fratelli d’Italia, con i consiglieri Gioveni, Carbone e Currò, ha posto il problema del mancato passaggio in Consiglio comunale. In un’intervista dello scorso 25 gennaio, proprio nel primo giorno di ritorno in strada, l’assessore Dafne Musolino aveva parlato di un banco di prova di 3 mesi, poi diventato praticamente di oltre sette, ma senza confermare ai microfoni che sarebbero rimasti in strada per sempre. “Il mercato venne spostato dalla strada per le condizioni di degrado in cui veniva lasciato – diceva l’assessore (qui l’intervista completa) – e si imponeva di liberare la strada per una situazione ingestibile. Ma questi operatori hanno una mentalità diversa, anche perché sanno che se non vengono rispettate le regole scattano le sanzioni. Però trasferire il mercato stabilmente in strada passa dall’approvazione del Consiglio comunale: questo sarà un banco di prova”.