MESSINA – Arrivano dal Consiglio comunale anche i primi commenti sull’elezione a presidente di Cateno De Luca. Tempostretto in diretta dall’aula consiliare ha raccolto le parole di uno dei candidati sindaco antagonisti di Basile in campagna elettorale, Maurizio Croce, e di uno dei rappresentanti di punta del Pd, Felice Calabrò, quest’ultimo un veterano del Consiglio comunale messinese. A intervenire anche due consiglieri di Sicilia Vera, Francesco Cipolla e Alessandro De Leo.
“Mai detto che starò qui fino a novembre. Ho solo detto in prima battuta che resterò almeno fino a fine anno. Almeno. Sarò consigliere, poi farò una valutazione mia personale per capire se proseguire o meno – ha dichiarato Maurizio Croce, che poi è intervenuto in merito alla votazione – Io credo che le decisioni dei singoli consiglieri vadano rispettate. Era un passaggio che già si ventilava da qualche giorno ed è accaduto: in tre hanno preferito aderire alla candidatura di De Luca. Bisognerà capire chi abbandonerà il gruppo di appartenenza, come già fatto da Concetta Buonocore. Ascoltando il discorso del neo-presidente, diciamo che in una sua prima veste di saluti istituzionali si è mostrato in un atteggiamento molto democratico. Per la prima volta lo vedo in questa veste e se continua a reggere con questo comportamento faremo opposizione costruttiva. Siamo i primi a volere il bene di questa città e su quei provvedimenti che sono il bene della città ci troveremo”.
“I numeri hanno dato ragione oggi al presidente Cateno De Luca – racconta invece Felice Calabrò, nella sua analisi post voto -. Speriamo faccia un buon lavoro. Rispetto alla presa di posizione della collega Buonocore mi astengo, perché ha fatto riferimento a un torto personale subito nel 2018. Lei era candidata con il centrodestra, ne prendiamo atto”. E sul secondo vicepresidente: “Per quanto autorevole l’opinione di De Luca ho chiesto un parere alla segretaria, ma il tema è diverso. Lo Statuto richiede una duplice votazione, una per il Presidente e una per i due vicepresidenti. Uno vicario e uno supplente. Loro nell’ordine del giorno hanno comunicato l’elezione di un solo vicepresidente, che non è quindi in linea con lo statuto. Il mio quesito è questo: come facciamo a eleggerne solo uno se ne prevede due? Nel 2018 dissi che i vicepresidenti devono essere specchio dell’aula: il tema non è numerico, non riesco a capire perché non applicare lo Statuto”.
Calabrò parla di ciò che si aspetta: “Io immagino una consiliatura molto tirata, molto spedita. Ci saranno consigli comunali in orari particolari, molto veloci e in cui dovremo essere pronti. Mi importa nella vita politica di essere all’altezza del ruolo e con la giusta competenza faremo valere le ragioni di una città intera, che non è soltanto quella che è andata a votare. Noi abbiamo il compito di tutelare le minoranze e rappresentare la stragrande parte dei cittadini che non sono andati alle urne”.
In diretta intervengono anche due degli uomini principali di Sicilia Vera, che solo qualche mese fa dal gruppo misto hanno appoggiato De Luca, allora sindaco. “Non è stata una consiliatura facile la precedente – ricorda Francesco Cipolla -, ora il consiglio comunale si è delineato con una maggioranza schiacciante. Siamo 20 consiglieri, una maggioranza assoluta. Tutto è completamente diverso”. E rincara la dose Alessandro De Leo: “Evidenziamo un risultato storico con la vittoria di Basile al primo turno e un premio di maggioranza che ci dà possibilità di lavorare. Ma evidenziamo anche la scelta dei messinesi che hanno dato continuità eleggendo il sindaco e questo Consiglio che lavorerà per il bene della città”.