di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
MESSINA – Saranno 5.738 gli alunni di tutta la provincia di Messina a sedersi di fronte alla commissione, domani, per svolgere il classico tema, la prima prova che da sempre dà il via ai tanti attesi esami di maturità. Un numero alto, quello delle studentesse e degli studenti pronti a diplomarsi, divisi tra 5.336 candidati interni e 402 esterni. A giudicarli saranno 156 commissioni, presiedute da altrettanti presidenti. Il dato ci è stato fornito dall’Ufficio VIII Ambito Territoriale di Messina e dal dirigente Stello Vadalà, che da qualche mese ricopre l’incarico.
Ieri proprio il professore Vadalà aveva pubblicato una lettera in cui si è rivolto a studentesse e studenti, sottolineando l’orgoglio del suo ufficio per il loro percorso, parlando di ansie legittime in vista dell’esame e di consapevolezza da raggiungere per il futuro. Oggi ai nostri microfoni ha ribadito: “Ringrazio intanto i dirigenti che hanno accettato la nomina. Per noi è obbligo di servizio. Abbiamo operato soltanto per comprovate motivazioni dieci sostituzioni. Mi piace dire che stiamo riprendendo quelle che erano le vecchie abitudini rinnovandole. I ragazzi hanno sofferto una pandemia di due anni e hanno avuto problemi non solo di formazione ma soprattutto di assenza del compagno, di socializzazione, e non possiamo perderlo di vista. Loro sono stati fortissimi, sarò felice di seguirli durante i loro esami di maturità”.
“Girerò per le commissioni – ha continuato Vadalà – perché l’istituzione crede in loro, che hanno sofferto un momento particolare e superato bene. Siamo tutti e sono anche io orgoglioso di loro. Nello scrivere ai miei ragazzi ho parlato di evento dell’anno scolastico. Ed è preceduto da un momento di ansia terribile, io l’ho vissuto da studente, da genitore, da presidente di commissione e ora da dirigente. Viverlo in quattro momenti diversi non ha cambiato l’ansia, la vivo anche io. Spero di continuare a viverla insieme ai miei ragazzi”.
E infine un messaggio: “L’ufficio scolastico provinciale ha lavorato tanto perché si potesse condurre un esame sereno. Qualsiasi cosa la stiamo facendo per questo e sappiate che voi lavorate per il vostro futuro”. Proprio sul capitolo futuro, il dirigente si sofferma: “Ho sofferto spesso nel sentire tanti ragazzi dire che dopo il diploma sarebbero andati fuori. Noi abbiamo un’università straordinaria, prestigiosa, non posso essere smentito nel dire che garantisce una grande formazione. Se ci sono motivazioni reali che li portano fuori ben vengano, però devono sapere che la nostra città universitaria non ha nulla da invidiare alle altre e mi batterò fino in fondo per questo.