“Un’emozione mai provata prima“, così racconta l’inizio della demolizione della baraccopoli dell’Annunziata la signora che fra quelle pareti fatte di legno ci è nata e cresciuta. E’ il 1 ottobre 2021, quel che resta della Messina del 1908, dopo il terribile terremoto, è l’ultima vera baracca dell’Annunziata, l’unica che resterà in piedi dopo la demolizione. Perché la memoria non si tocca.
Un pezzo di cuore, uno scrigno di affetti e ricordi che rimarrà in piedi: sarà infatti l’unica baracca a sopravvivere alle ruspe e diventerà un museo della memoria. E’ questo il progetto in cantiere del sindaco Cateno De Luca e del presidente di Arisme Marcello Scurria.
La famiglia che ci ha vissuto per generazioni ha simbolicamente consegnato le chiavi della baracca alla ministra per il Sud Mara Carfagna, in visita a Messina.
Servizio di Alessandra Serio e Silvia De Domenico