Di Giuseppe Fontana (riprese e montaggio Silvia De Domenico)
MESSINA – Sono giorni cruciali per il destino del comune di Montemare. Dopo un sollecito inascoltato e la diffida ufficiale che la Regione ha inviato al Comune, il comitato per l’istituzione del nuovo comune non aspetta altro che l’avvio dell’iter per l’istituzione del referendum con cui far sentire la propria voce sull’eventuale “scissione”. Il gruppo di circa 40 persone che da tempo porta avanti la battaglia di alcuni villaggi della zona nord di Messina, ha accolto positivamente la notizia e resta in attesa di una risposta dall’amministrazione De Luca, che non aveva risposto ai precedenti appelli.
Da venerdì scorso dovranno passare massimo 30 giorni entro i quali il comune di Messina dovrà procedere all’avvio dell’iter. Se non sarà così, infatti, la Regione procederà all’invio di un commissario per risolvere la vicenda. “Adesso il problema sarà farsi ascoltare dal Comune perché la Regione ci ha ascoltato”, ha dichiarato ai nostri microfoni il legale del comitato, Filippo Brianni. “Non ci sono più alibi”, ha continuato l’avvocato, “la gente deciderà e se le ragioni di chi sostiene che sia un’iniziativa azzardata sono valide vincerà il no. Se invece la gente prenderà coscienza delle problematiche e dell’ottica di sviluppo della zona magari voterà sì. Senza il referendum non lo sapremo mai”.
“Da anni il comitato si batte per fare questo referendum”, ha continuato Brianni, “e adesso va fatto, non ci sono ragioni per non farlo”. Montemare, quindi, vede avvicinarsi un momento critico della sua vita. Il referendum, se e quando si farà, potrebbe decretarne la nascita ufficiale o l’eventuale tramonto.