Ambiente

Messina. L’ex Seaflight va demolito: una rovina per lo Stretto e Capo Peloro VIDEO

di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana

MESSINA – Si torna sempre più spesso a parlare di ex Seaflight e lo ha fatto anche l’ex sindaco Cateno De Luca, inserendola tra quei progetti che non è riuscito a portare a termine a causa dei contenzioni con la Regione. De Luca ha sottolineato che a breve potrebbero esserci novità, perché il 18 marzo dovrebbe chiudersi il contenzioso che ha bloccato tutta la procedura. “Un regalo di compleanno” è ciò che ha chiesto al Commissario straordinario Leonardo Santoro: la demolizione, insieme, dell’eco-mostro che avvelena Capo Peloro da decenni.

L’ex Seaflight

Quella struttura abbandonata, non utilizzata da anni, continua ad arrugginire sotto le intemperie a cui è esposta. Parcheggi, poli sportivi, aree per bambini o per dare ulteriore sviluppo commerciale a una delle zone più belle del mondo? Sono stati tanti nel corso degli ultimi anni i progetti, anzi le parole e le idee, che sono state associate all’ex Seaflight, che intanto resta lì, esattamente com’è stata negli ultimi decenni. Uno degli scenari più affascinanti dell’intero pianeta, quel panorama sullo Stretto di cui Messina può fregiarsi, resta macchiato da quell’ammasso di ferro arrugginito, muri distrutti, erbacce e spazzatura.

Tra ricorsi e battaglie legali

Era stata la Regione a fermare il Comune di Messina, che avrebbe voluto demolire tutta la struttura. Un problema legato alla titolarità dell’area, ma anche appesantito da ricorsi e controricorsi al Tar. Protagonisti della vicenda il Comune, la Città Metropolitana (che si era offerta di abbattere tutto), la Regione e la Sta, la struttura territoriale per l’ambiente di Messina. Una vicenda complicata, insomma, che dovrebbe essere chiusa al più presto.