Siamo ancora alla fase preliminare ma finalmente ci sono i primi passi concreti. L’Autorità Portuale di sistema dello Stretto di Messina vuole bandire un concorso di progettazione per dare nuova vita al fronte mare tra Boccetta e Annunziata, soprattutto in vista della chiusura della rada San Francesco al traffico navale alla fine dei lavori del porto di Tremestieri, al momento prevista a febbraio 2023.
Il lungomare centrale di Messina è, al momento, di soli 600 metri, la cosiddetta “Passeggiata a mare”, l’obiettivo è di prolungarlo fino all’Annunziata, per una lunghezza complessiva di 2 chilometri e mezzo. Parte centrale è la Fiera, i cui lavori in corso sono bloccati da due contese giudiziarie.
“Il concorso di progettazione – spiega il presidente dell’Autorità Portuale, Mario Mega – ha bisogno di un documento tecnico preliminare che individui le nostre funzioni prioritarie, per questo ci assisterà l’Università di Messina. Dopo aver presentato il punto di partenza, ci confronteremo con istituzioni, operatori, forze sociali e cittadini per valutare le aspettative della città”.
L’area Boccetta – Annunziata fa parte del piano regolatore portuale approvato a luglio 2019. Sul sito dell’Autorità Portuale, grazie allo studio dell’ing. Franco Cavallaro, le tavole progettuali del piano sono state rese disponibili in formato gis, in modo tale da poter essere consultabili da chiunque.
Il cronoprogramma verso il concorso di progettazione, previsto a maggio 2022, è stato presentato da Alberto Cena, di Avventura Urbana, azienda torinese a cui si è rivolta l’Autorità Portuale per gestire i dibattiti pubblici e gli eventi di partecipazione.
Entro fine anno gli studi preliminari e la raccolta di materiali per l’avvio del confronto, l’avvio del sito web e la progettazione del percorso. A gennaio e febbraio la fase di ascolto e confronto, con un evento di lancio, uno partecipativo e cinque incontri con i portatori di interessi locali. A marzo la relazione conclusiva e un altro evento di presentazione. Tra aprile e maggio, infine, lo sviluppo del concorso di progettazione.
Qualche anticipazione solo dalla professoressa Marina Arena, che insegna Tecnica e pianificazione urbanistica al Dipartimento di Ingegneria di Unime, a cui si è rivolto l’Autorità Portuale.
“L’affaccio a mare – ha detto – deve basarsi su necessità ecologiche ed economiche, intrecciando i temi di sostenibilità con ambiente e paesaggio. Altri fattori importanti sono la mobilità lenta e accessibile, dedicata alla ciclopedonalità, e il patrimonio identitario, turistico e culturale, con le aree della Fiera e il polo composto dal Museo con la Cittadella del Margherita in progetto. Un’altra parte potrebbe accogliere la nautica da diporto, in grado di aprirsi alla città e di rendersi fruibile alla cittadinanza. Un’altra polarità e dedicata al tempo libero e alle attività sportive ma anche a un potenziale ripascimento, per guadagnare spessore e mettere in sicurezza la costa. Se ne parlerà in confronto con la città”.
(Marco Ipsale)
VIDEO di SILVIA DE DOMENICO