MESSINA – Il Movimento Cristiano lavoratori festeggia i 50 anni dalla propria fondazione a Messina. E per l’occasione i vertici dell’Mcl hanno organizzato una serie di incontri con cui ripercorrere l’attività di questi decenni, festeggiare il giubileo e tracciare un bilancio di quanto fatto negli ultimi tempi. La prima tappa ha coinvolto cento dirigenti, riunitisi nei locali dell’Università degli Studi di Messina, nella sede del dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche. Sarà la prima di varie tappe che porteranno al giubileo del prossimo 8 dicembre.
“Nella città che ha avuto un peso determinate nella nascita e nella costruzione del nostro Movimento – ha detto in apertura il messinese Fortunato Romano, vicepresidente nazionale – ci ritroviamo per condividere un cammino che deve portare a rileggere la nostra organizzazione con un legame forte ai valori ispiratori ma con la determinazione che serve adeguare la nostra associazione ai bisogni di oggi per essere avanguardie sociali come lo sono stati i nostri fondatori nel 1972”. Un viaggio nel passato attraverso le testimonianze di Nino Romano e Nicola Papa, i due messinesi che a vari livelli hanno contribuito alla nascita di MCL: il primo da Roma in costante dialogo con la Chiesa Italiana; il secondo in Sicilia, animando i movimenti giovanili che si sono poi trasformati nella dirigenza che ha traghettato MCL ad essere tra le più radicate esperienze associative italiane.
Non solo confronto, però, ma anche formazione. Il giubileo di Mcl coincide con una profonda trasformazione tecnica e giuridica di tutto il terzo Settore Italiano che vive una riforma normativa ma anche di contenuti il cui approfondimento è stato affidato a Giovanni Pecchioli, Responsabile Nazionale Mcl Terzo Settore e Stefano Ceci, Amministratore Nazionale MCL. Ricchi di spunti i contributi di Don Sergio Siracusano Direttore Regionale dell’Ufficio per i Problemi Sociali, e il Lavoro e Giorgio D’Antoni Presidente Regionale MCL. A chiudere l’appuntamento Tonino Di Matteo Presidente Nazionale MCL.
“Questo è un luogo molto importante nella storia del movimento, perché Mcl nasce anche qui. È importante recuperare le ragioni della nostra identità. Un impegno che ci porta a 50 anni di attenzione e servizio alle persone, ma con uno sguardo rivolto al futuro. Con la capacità di andare controcorrente, come ci invita a fare Papa Francesco, dobbiamo guardare ai prossimi 50 anni e oltre con un costante lavoro con la gente declinando i temi cari alla nostra organizzazione e alla comunità come il lavoro, la famiglia, lo sviluppo sostenibile e l’ambiente con la peculiarità che solo un movimento ecclesiale come il nostro può interpretare. Essere movimento oggi e nel futuro significherà essere cristiani aperti, operosi e in dialogo, con uno sguardo all’Europa. Per far ciò sono necessari la formazione, i giovani, l’unità dell’organizzazione”.