MESSINA – “Non mi voglio soffermare su candidati che mandano a quel paese la ministra degli Interni. Quando si offendono le istituzioni, viene meno la credibilità politica”. Renato Schifani, al Royal di Messina, non cita direttamente il competitor alla presidenza della Regione siciliana Cateno De Luca ma è lui l’avversario, nella corsa alla presidenza della Regione siciliana, a cui fa riferimento. Proprio ieri il leader di “Sud chiama Nord” lo aveva criticato per avere, a suo avviso, “scoperto solo ora l’emergenza economica come la bella addormentata della politica”.
La stessa coordinatrice provinciale Bernardette Grasso parla di netta opposizione, con il candidato della coalizione di centrodestra, “alla politica del vaffa a favore del rigore”, mentre il deputato Tommaso Calderone invoca in prima fila, tra i big, l’importanza dell'”educazione in politica”.
E, da parte sua I’ex presidente del Senato, ora candidato presidente, elogia l’impegno della parlamentare Matilde Siracusano per Messina e ricorda il “fallimento del Movimento Cinquestelle che voleva cambiare tutto e si è vista come è finita. Noi dobbiamo continuare la campagna elettorale da favoriti ma senza sottovalutare nessun aspetto. Qui a Messina ex sindaci (ancora De Luca, n.d.r.) possono incidere ma noi dobbiamo fare capire all’elettorato l’importanza della nostra proposta, la solidità del progetto”.