di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
MESSINA – Messina rischia di perdere uno dei suoi storici punti di ritrovo. Dalla Multisala Apollo arriva l’allarme: tra Covid, caro bollette e la crisi dei cinema che appare senza fine, la chiusura non è più una possibilità da escludere. A raccontare cosa succede sono i titolari della storica attività, Fabrizio La Scala e Loredana Polizzi.
“Sta succedendo – spiega con amarezza Loredana Polizzi – che il lockdown, che io odio nominare, ha dato l’ennesimo colpo di grazia al cinema. Molti dicono di amarlo, ma sono gli stessi che ci dicono di non chiudere e poi non mettono piede in sala da 3 anni. L’attività del cinema ha costi fissi importanti, lavoriamo con l’energia elettrica e siamo al punto in cui se bisogna fare dei calcoli economici non ha più senso rimanere in piedi”.
Rincara la dose Fabrizio La Scala: “I costi aumentano costantemente e vertiginosamente e non sono coperti dai ricavi. La situazione diventa insostenibile in modo irreversibile. Il divertimento e il mondo della socialità è cambiato, così come il modo di fruire film e contenuti. Ce ne dobbiamo rendere conto: se i ricavi non aumentano, e i costi sì, andiamo fuori mercato. Siamo a un punto di non ritorno”.
Delusa, Loredana Polizzi analizza la situazione. Un problema che non riguarda solo Messina ma va affrontato a livello nazionale: “Ci sentiamo Don Chisciotte contro i mulini a vento, non so come possiamo andare avanti. Tranne voi che ci avete sempre prestato un’attenzione notevole, perché la stampa ci ha sempre sostenuto, ma l’amministrazione? Non sono mai stata interpellata. Non riesco a capire il motivo per cui se io devo lavorare con l’elettricità devo pagarla di più della signora del palazzo di fronte. Però queste sono cose che si devono muovere su base nazionale”.
Ma sul cinema ha influito più la pandemia o il caro-energia? “Uno ha peggiorato l’altro – risponde Fabrizio La Scala – ma il problema della guerra secondo me è una grande speculazione. Siamo passati da quella sanitaria a quella finanziaria, che ci ha fatto indebitare, e a quella odierna energetica. Le società comprano il gas e la luce alla stessa cifra di un anno fa. Io oggi pago la luce 8 volte tanto: settembre 2021 0,08 al kilowatt, settembre 2022 0,64 al kilowatt. Impensabile non sapere quanto andare a pagare la materia prima. Così non sapremo quanto pagheremo il prossimo mese. Il costo della bolletta della luce supera il costo del mutuo dell’immobile: una follia”.