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Messina. Super green pass e continuità territoriale “violata”, De Luca “occupa” lo Stretto VIDEO

Le dichiarazioni del sindaco Cateno De Luca

di Carmelo Caspanello

MESSINA – “Oggi occupo lo Stretto. Rimarrò qui fino a quando lo Stato non ci risponderà”. Quella del sindaco di Messina, Cateno De Luca, tornato alla Rada S. Francesco agli imbarcaderi privati, è una occupazione simbolica per “rivendicare il principio della continuità territoriale, ‘violata’ dall’ultimo decreto” legato al contenimento del coronavirus e ad ulteriori restrizioni per quanti sono privi del super green pass. In questo contesto si inserisce l’attraversamento dello Stretto “che sta creando seri disagi”, sottolinea il primo cittadino, il quale mette subito in chiaro di essere per il vaccino e di aver fatto già la terza dose.

“Purtroppo – incalza – abbiamo decine di casi anomali di persone che non riescono ad imbarcarsi e che sono l’emblema di come sia stata concepita questa norma. Ripeto, sono per il vaccino ma non mi piacciono le mezze misure, quelle subdole. In Sicilia è stata violata la continuità territoriale. Il caso di Fabio Messina, l’imprenditore di Palermo bloccato a Villa S. Giovanni, che per tornare nella sua città si è dovuto rivolgere ad un Tribunale, che gli ha consentito di imbarcarsi”. De Luca ribadisce che “chi ha fatto la prima dose non ha il super green pass che gli consente di attraversare lo Stretto.

Il ministro Speranza ha fatto la correzione del decreto con una ordinanza che consente a chi risiede nelle isole minori di spostarsi senza il super green pass per motivi di studio o di salute. Ma ciò – chiosa De Luca – non è possibile da Messina a Villa e viceversa. Se avessimo avuto il ponte non ci sarebbe stato alcun problema in quanto era possibile attraversare lo Stretto in auto. Quindi non saremmo stati… sequestrati. E dire che qui c’è un flusso di pendolari notevole. Ho inviato una nota agli organi competenti ma non ho ottenuto risposte. Chiedo una fase transitoria di 30-40 giorni in modo da dare a tutti la possibilità di adeguarsi. Fare imbarcare col primo vaccino e se poi non si fa il secondo, perderà il diritto. Questo è il concetto. Non essendoci il Ponte non c’è parità di trattamento con il resto d’Italia. Se parto da Villa o Reggio posso andare a Milano ed anche oltre… Da Messina non posso recarmi a Villa S. Giovanni. Tante persone mi hanno segnalato che non hanno potuto fare visite importanti già programmate perché non è stata concessa una fase transitoria”.

De Luca, dinanzi a microfoni e taccuini è un fiume in piena. “Dormirò in un angolo, in un sacco a pelo in attesa di una risposta. Anche il prefetto ha evidenziato l’anomalia… Non mi muoverò di qui e nel caso mi farò portare una tenda finché non arriverà qualcuno da parte dello Stato: il prefetto o qualcun altro a dirmi quale intervento intendono attuare. Ci sono arrivate decine di telefonate di persone che per motivi di lavoro e salute dovrebbero passare ma non possono e anche oggi ci sono qui una paio di persone disperate. Mi sento abbandonato dallo Stato ma, allo stesso tempo, non voglio essere strumentalizzato da chi è contro il vaccino”. Nessun blocco di mezzi. Una occupazione simbolica. “In attesa che il sindaco della tredicesima città d’Italia – conclude De Luca – ottenga una risposta dallo Stato”.