Poco meno di due milioni e mezzo di euro di finanziamenti dell’Università e un milione mezzo della Regione, tre anni di lavoro “politico”, due di lavori effettivi, 5 delibere d’ateneo. Sono questi i costi complessivi del progetto nuova biblioteca dell’Università di Messina. Ieri il taglio del nastro, al plesso centrale dell’Ateno, con il Governatore Nello Musumeci e l’assessore Gaetano Armao accanto al Rettore Salvatore Cuzzocrea.
Nuova ma antica, visto che si tratta dei locali storici della biblioteca universitaria, mai utilizzata pienamente e abbandonata al degrado per via del contenzioso con la Regione. Contenzioso superato grazie all’accordo tra Musumeci e il Magnifico, passato fondamentalmente attraverso Armao, e reso possibile da un “appiglio” trovato nella montagna di carte: un regio decreto che assegna all’ateneo messinese il pieno utilizzo perpetuo dell’immobile. Il progetto originario, complessivo, non convinceva la Soprintendenza. Ma Cuzzocrea si è impegnato a portare a termine il restauro completo, ha trovato chi per loro “leggesse le carte” nella giusta chiave e, forte della sponda in Armao, ha trovato la Regione favorevole al nuovo progetto di restauro, coinvolgendo anche la Soprintendenza.
Ieri quindi si è compiuto l’ultimo atto di molti mesi di lavoro inaugurati dal protocollo Università-Regione ed entrati nel vivo con le operazioni di restauro partite nel 2019. Operazioni che consentiranno, quando sarà completato il “trasloco” dagli attuali locali di via I Settembre, di restituire la biblioteca agli studenti ma anche alla città: i libri saranno consultabili in un ambiente consono, attrezzato con diverse postazioni di lettura anche interattive.
Cuzzocrea ha ringraziato la Soprintendente Mirella Vinci poi ha spiegato come verrà utilizzata: “Abbiamo effettuato l’adeguamento sismico che mancava, sistemato gli esterni e ristrutturato un edificio che era malmesso; i nuovi locali ospiteranno il Welcome Point per l’accoglienza degli studenti, una grande biblioteca, una sala lettura e stanze adibite allo studio. Inoltre, la sezione di Diritto Privato del Dipartimento di Giurisprudenza si trasferirà nei nuovi ambienti lasciando, così, le aule adiacenti all’Orto Botanico. A breve saranno, inoltre, conclusi i lavori di ristrutturazione del cortile del rettorato e questi luoghi saranno aperti alla fruizione di tutta la città”.
“Ho voluto essere presente – ha commentato Musumeci – in questo momento importante non solo per l’Ateneo di Messina, ma anche per l’intera città. Da oggi viene restituito al suo splendore e pieno utilizzo un immobile che, in passato, è stato oggetto di un lungo contenzioso. Messina deve riacquistate il suo protagonismo nel Mediterraneo e può farlo, anche, riappropriandosi del suo inestimabile patrimonio socio-culturale”.
“Per me – ha aggiunto Armao – è davvero un onore poter essere presente nel giorno in cui si testimonia la validità di un percorso iniziato, più o meno due anni fa, per il bene di Messina, del territorio e della sua Università. E’ stato un lavoro articolato che ha avuto bisogno dell’impegno di tutte le parti in causa. Oggi si inaugura un centro di propulsione culturale che sarà foriero di crescita ed opportunità”.
Nel video l’intervista a Cuzzocrea e la cerimonia inaugurale
Servizio di Matteo Arrigo e Alessandra Serio