Intervista video di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
“La consegna dei lavori del tronco di collegamento tra via Maregrosso e via Acireale è prevista entro fine luglio”. Così il sindaco Federico Basile nel corso di un sopralluogo alla via don Blasco, lo scorso 28 giugno.
Luglio è trascorso invano, così come agosto e settembre. Siamo a ottobre e quel tratto, il nodo Atm, è ancora chiuso.
“C’è stato qualche piccolo intoppo con il software che gestisce l’intersezione all’interno dell’Atm – dice l’assessore e neo vicesindaco Salvatore Mondello -. Ormai è stato installato, si è passati alla fase di programmazione e del riconoscimento dei mezzi, ora siamo alla sperimentazione, per poi aprire quel piccolo tratto”.
Quando? “Non voglio dare tempi – risponde -, i test che si stanno conducendo servono a non avere dubbi sulla sicurezza di quell’intersezione”.
Il tratto è piccolo ma è fondamentale perché consentirebbe, finalmente, di avere un percorso unico continuativo di due chilometri, da viale Salandra a viale Gazzi, sui 3,8 totali. Al momento, invece, quei pochi metri mancanti vanificano l’utilità della nuova strada.
Servirà molto più tempo, invece, per gli altri tre “nodi” che ostacolano il completamento della parte nord: cavalcavia, ponte Rfi e Rifotras.
Il cavalcavia dovrà essere demolito e ricostruito e, nel frattempo, servirà una strada alternativa. “Per realizzarla si sta procedendo con l’attività tecnica amministrativa” – spiega ancora Mondello.
Per il ponte di via Santa Cecilia, invece, “appalto in capo a Rfi, stanno continuando i lavori di consolidamento, rispettando il cronoprogramma, speriamo possano finire nel più breve tempo possibile”.
C’è una novità, infine, per l’area Rifotras, lì dove si deve prima bonificare e poi realizzare i circa duecento metri di strada mancante. “Dopo anni di contenziosi si è aperta una trattativa tra le parti per lo spostamento e abbiamo finalmente raggiunto un accordo di massima in modo da fare tutto insieme” – conclude il vicesindaco.