Di Silvia De Domenico
MESSINA – “Di noi non parla nessuno”. Una vita in baracca. 35 anni di degrado sociale da cui è diventata un’urgenza uscire al più presto. La signore Domenica Runci Folgore sembra quasi abituata alla convivenza forzata con la fogna, i topi grossi come gatti e l’umidità che si respira giorno e notte. Quello a cui non vuole abituarsi, però, è il contesto di degrado sociale che la circonda. In quelle vie strette strette di una delle baraccopoli più vecchie di Giostra non c’è mai stata privacy, per lei, una vita riservata e dignitosa tutta per sé. E l’hanno sempre spaventata gli episodi lontani dalla legalità.
“Non pretendiamo un alloggio dignitoso, ma la casa è un diritto. Qui nessuno ascolta il nostro grido”, racconta amareggiata dopo una vita trascorsa in attesa di un’assegnazione che non arriva mai.