servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Il presepe vivente di Castanea piace ai messinesi e non solo. Ogni anno villa Arrigo apre le porte a migliaia di visitatori che arrivano da tutta la Sicilia e dalla Calabria. Il villaggio si illumina per indicare la strada al pubblico, come la stella cometa guidò i Re Magi nella notte di Natale. Ancora una volta si è rinnovata la tradizione messinese più conosciuta: dal 25 dicembre al 6 gennaio la storica villa del villaggio si è trasformata nello scenario perfetto per rivivere la nascita di Gesù.
L’odore della legna, il rumore del martello che colpisce il ferro, il pane caldo appena sfornato, i versi degli animali, le danze alla corte di Erode, le urla dei soldati romani che invitano i passanti a censirsi, il calore del fuoco e poi la luce. Alla fine del percorso animato e coinvolgente si arriva alla grotta della Natività illuminata dall’alto. Ai lati il bue e l’asinello, dentro Maria, Giuseppe e se si è fortunati anche il bambinello, esposto al pubblico per un po’ di tempo ogni sera.
Sono circa 400, fra figuranti e collaboratori, le persone coinvolte ogni anno nell’organizzazione di questa grande macchina. Sono gli abitanti di Castanea, ma anche dei villaggi vicini. Anche il bambinello è un neonato del luogo. In aumento, di anno in anno, la partecipazione di bambini e ragazzini, segno che la tradizione ha buone speranze di essere tramandata e portata avanti dalle nuove generazioni. Alcuni dei figuranti delle botteghe portano figli o nipotini per condividere la gioia del Natale e farli innamorare di questa tradizione trentennale.
Alla fine della visita, o prima, si può degustare il pane cotto a legna appena sfornato. Il presepe si sostiene da più di 30 anni grazie alle offerte raccolte nei giorni di apertura. Si può ancora visitare tutti i pomeriggi fino al 6 gennaio. Per evitare traffico e stress nella ricerca del parcheggio Atm ha messo a disposizione delle navette gratuite per i visitatori con partenza dal parcheggio Cavallotti.
L’organizzazione è affidata all’associazione “Giovanna D’arco”. A garantire la sicurezza un presidio fisso delle Forze dell’Ordine.