Clamoroso maxisequestro di oltre una tonnellata di cocaina al porto di Gioia Tauro.
Apposti i sigilli a ben 1.126 chilogrammi di “coca” purissima dai finanzieri del Comando provinciale reggino e ai funzionari antifrode dell’ufficio Adm gioiese. Il tutto, sotto il coordinamento della Procura distrettuale di Reggio guidata guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, coadiuvato dall’aggiunto Gaetano Paci.
Gli stupefacenti, destinati a essere “tagliati” fino a 4 volte proprio in ragione della loro purezza, una volta sulle “piazze” della droga avrebbero fruttato ai narcotrafficanti circa 225 milioni di euro.
Il “colpaccio” è stato possibile grazie a un’accurata analisi di rischio e a una sequenza di riscontri operate su oltre 2.100 container provenienti dall’America del Sud.
La droga è stata individuata dagli uomini delle Fiamme gialle e dai funzionari doganali grazie anche a sofisticati scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
La cocaina era occultata in un container carico di banane, in arrivo dall’Ecuador.