REGGIO CALABRIA – Tra i dati più rilevanti dell’inchiesta Mala pigna della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, senz’altro la pesantissima coltre di “zona grigia”.
Insomma, la circostanza che numerosi professionisti, «anche di fronte a illegalità molto evidenti», per dirla con le parole del procuratore distrettuale reggino Giovanni Bombardieri e dell’aggiunto Gaetano Paci, risultassero «totalmente asserviti» ai voleri di Rocco Delfino e della ‘ndrina Piromalli.
E del potentissimo clan di Gioia Tauro, ormai, Delfino era del resto diventato un importantissimo referente.