servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Sostanze inquinanti come il piombo nel terreno di Parco Magnolia. Le prime indagini hanno restituito un risultato che non fa ben sperare per l’inizio dei lavori del nuovo spazio sul viale Giostra. “Ma non disperiamo, andremo avanti ci vorrà solo più tempo“, spiega il sub commissario al Risanamento Marcello Scurria. Più tempo ma anche più soldi per vedere realizzato il progetto di riqualificazione dell’ex baraccopoli. “Purtroppo come spesso accade nelle aree di risanamento il rischio di trovare la terra contaminata è alto. E’ successo anche a Fondo Saccà e Basile, per citarne alcuni”, aggiunge Scurria.
Adesso si dovrà procedere con delle analisi più approfondite. Finora le indagini sono state fatte solo sui primi 50 centimetri di terra, ora si scaverà fino a 2-3 metri. Solo dopo si potrà capire come e quando procedere con la bonifica prevista dalla legge. Di certo i lavori per la realizzazione del nuovo parco colorato dovranno attendere. Ed è un peccato perché l’ufficio commissariale era pronto a partire.
Come spiega il vicesindaco Salvatore Mondello questo parco avrà una duplice valenza per il territorio: naturalistica, per la presenza del grande albero centenario; e architettonica, per i resti di Villa De Gregorio. Intorno a queste due grandi attrazioni ci saranno il verde, i giochi, le panchine e spazi per lo sport. La rigenerazione urbana che il quartiere di Giostra attendeva da decenni per il momento andrà in standby. “Ma il progetto va avanti”, rassicurano sia Scurria che Mondello.
Ecco che aspetto avrà il parco 👇🏻