di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico
MESSINA – Vivono al centro dell’isolato 13, a Giostra, nel bel mezzo della palazzine in una delle tre “baracche” che da decenni sono lì, sotto le intemperie, a ripararli. La signora Maria e il marito vivono in condizioni disagiate, con spazi minuscoli e costanti allagamenti, tanto a causa della pioggia che filtra dal tetto precario quanto per la fogna, che invece sgorga dagli zoccoletti alle pareti e dal bagno. Senza contare i rispettivi problemi di salute, che si aggravano alla luce di una vita non semplice.
Lì, in quelle poche stanze, sono cresciuti tre figli e ne resta uno, dopo matrimoni e convivenze forzate in stanza di fratello e sorella. Una situazione allarmante, che tiene alta l’attenzione sul tema del risanamento. Se è vero che il 2022 ha fatto cambiare volto alla città, con intere aree smantellate e decine di alloggi assegnati, altrettanto vero è che il procedimento è ancora parziale. Cosa mai nascosta e sotto gli occhi di tutti, alla luce di emergenze abitative come quella raccontata dall’isolato 13 dalla signora.