“Un incontro cordiale, un’iniziativa coordinata dall’ANCI nazionale. Abbiamo consegnato al Prefetto un documento che contiene tre richieste da sottoporre al governo” il sindaco Giuseppe Falcomatà commenta l’iniziativa che si è svolta ieri, iniziativa che ha visto coinvolti i 97 sindaci della città metropolitana. Una protesta che veloce, all’indomani dello scandalo che ha coinvolto la sanità calabrese e che ha visto coinvolto il commissario Cotticelli, nominato dal governo per gestire la grave situazione degli ultimi anni, ma anche la drammatica svolta “virale” degli ultimi mesi.
Le richieste contenute nel documento sono chiare: la scelta del nuovo commissario sia condivisa con le istituzioni locali; il commissariamento si chiuda al termine dell’emergenza Covid; il Governo metta in campo immediatamente tutte le iniziative per fare uscire la Calabria dalla zona rossa (aumento posti terapia intensiva, assunzione personale e individuazione di un centro COVID regionale).
Inoltre, si chiede che il presidente Conte venga a Reggio Calabria a prendere questi impegni perché è qui che fu decisa, nel 2018, durante il consiglio dei ministri svoltosi in città, la nomina dei commissari all’interno del decreto Calabria. “Un decreto che oggi suona come una beffa e che purtroppo ancora una volta fa parlare della Calabria a livello nazionale in maniera negativa. I Calabresi non lo meritano. Noi sindaci sentiamo di doverlo rappresentare in maniera unitaria, fuori da ogni schieramento partitico. Aspetteremo di vedere i risultati, se non dovessero arrivare andremo avanti. conclude il sindaco.