“Siamo qui, oggi unitariamente perché non possiamo più continuare a vivere questa città che non è una città metropolitana. E’ la città dei “non-diritti”. Una città dove manca il lavoro, la dignità e dove c’è solo il bisogno.” E’ il coro che si leva da Piazza Italia, la voce di CISL, UIL e CGL insieme che oggi 5 dicembre hanno manifestato per “un cambio di passo, per scrivere sul territorio una pagina diversa, fatta di prospettive affinché l’emorragia sociale dei giovani, costretti a partire abbia termine.”
Annunciata qualche giorno fa, la manifestazione si è svolta nel massimo rispetto delle norme anticovid. I rappresentanti dei sindacati hanno stilato un documento presentato al prefetto a conclusione dell’incontro in piazza. Sono anche in attesa di un incontro con il sindaco. Lo stesso Falcomatà, qualche giorno fa, aveva dimostrato vicinanza e la volontà di raccogliere le loro preoccupazioni denunciate già da qualche settimana.
“Noi non ci fermeremo se non arriveranno le risposte che ci aspettiamo. Continueremo a scendere in piazza e in tutte le forme continueremo a denunciare quelle che sono le difficoltà che caratterizzano l’intero territorio metropolitano. Territorio che, nonostante l’avvento della città metropolitana, non ha visto risultato concreto soprattutto nelle zone più interne.” –concludono i rappresentati e rimandano l’appuntamento a nuovi sviluppi.